Puglia. Il M5S diffida Emiliano: “Nessun riordino senza gli atti aziendali”
Per i consiglieri pentastellati si tratta infatti di "documenti fondamentali" che assicurano "il diritto di avere strutture ospedaliere che soddisfino il fabbisogno sanitario dei cittadini" e "a garanzia di sottrarre così dal libero arbitrio le scelte dei Direttori Generali". L’assenza di questi documenti "può favorire logiche di clientelismo”.
22 DIC - “Presenteremo diffida formale nei confronti del Presidente della Regione Puglia,
Michele Emiliano e della sua Giunta, a non procedere con il piano di riordino, prima di aver approvato gli Atti aziendali delle ASL e Aziende Universitarie previsti per legge". Lo dichiarano gli otto Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle
Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Mario Conca, Cristian Casili, Grazia Di Bari, Marco Galante, Antonella Laricchia e Antonio Trevisi.
Gli Atti Aziendali redatti dai Direttori Generali, per i consiglieri, sono infatti "documenti fondamentali e previsti dalla legge - commentano i cinquestelle - che assicurano due diritti ai cittadini pugliesi: il diritto di avere strutture ospedaliere che soddisfino il fabbisogno sanitario dei cittadini e la garanzia di sottrarre così dal libero arbitrio le scelte dei Direttori Generali. L’assenza di questi documenti può infatti favorire logiche di clientelismo, che nulla hanno a che fare con la salute dei cittadini”.
Ad oggi, secondo i pentastellati, ci sarebbero ancora Asl inadempienti che non hanno presentato gli atti aziendali mentre per quelle Asl che hanno presentato gli atti alla Giunta, la stessa non ha provveduto all’approvazione. Pertanto, nella diffida dei 5 Stelle, viene richiesto al presidente della Regione ed Assessore alla Sanità anche di:
- "rispettare e attuare le previsioni della normativa nazionale e regionale, motivando ufficialmente le motivazioni per le quali la Giunta regionale, non ha proceduto, negli anni, alla approvazione degli atti aziendali delle ASL che li hanno presentati";
- "indicare alle ASL inadempienti un termine ultimo entro il quale procedere alla presentazione degli atti aziendali";
- "esplicitare le motivazioni in base alla quali non sia stato ancora elaborato un Piano Sanitario, che rappresenta l’atto principe presupposto che definisce le scelte di programmazione regionale, e da cui promanano altri gli atti”.
"Già in campagna elettorale - ricordano i Pentastellati - avevamo denunciato la cosa e fatto richiesta ufficiale alle Asl pugliesi di fornire gli Atti aziendali; l’assessore della giunta uscente
Donato Pentassuglia, all’epoca rispose che la richiesta non poteva essere evasa essendo in corso il piano di rientro. Oggi - commentano i pentastellati - ci chiediamo quali altre cause impediscano la necessaria e prevista per legge presentazione ed approvazione degli atti aziendali, anche perché è dal 1992 che la Regione Puglia è inadempiente su questo tema: da 23 anni, l’intero sistema sanitario regionale opera in condizioni di illegittimità. Emiliano sta perorando la stessa politica vendoliana - proseguono - continuando a fare scelte in materia di sanità senza il riscontro delle liste di attesa e dei dati epidemiologici, che attestano in maniera inconfutabile la richiesta di salute dei territori".
"Confermiamo l’opposizione ad arbitrarie iniziative di riordino della Sanità in Puglia, ed auspichiamo - concludono i consiglieri M5S - sia un intervento chiarificatore sulla questione sia un impegno della Giunta regionale, con indicazione delle tempistiche, entro le quali intenderà agire, al fine di evitare che la sanità pugliese, procedi ulteriormente, in una situazione di illegittimità”.
22 dicembre 2015
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