Record di trapianti per l’Ematologia di Cuneo, nel 2019 sono stati 50
Raddoppiati negli ultimi 3 anni, per un totale di oltre 700 interventi dall’inizio dell’attività nel 1996 ad oggi. Dei 50 trapianti 34 sono stati autologhi, 16 allogenici. Importante anche il contributo del Servizio Immunoematologia e Trasfusionale. Nel 2019 per garantire il supporto trasfusionale ai pazienti ematologici del S. Croce è stato necessario il contributo di più di 2000 unità di emazie (globuli rossi), di 350 unità di piastrine o plasma donato in aferesi e di quasi 1500 pool di piastrine.
17 GEN - Nel 2019 presso l’Ematologia di Cuneo sono stati eseguiti 50 trapianti di cellule staminali emopoietiche; numero record da quanto Cuneo ha avviato l’attività trapiantologica nel 1996. Inoltre, nel 2018 (anno coincidente con i 20 anni dell'AIL, sezione
Paolo Rubino di Cuneo) è stato raggiunto e superato il numero totale di 700 trapianti ed eseguito il primo trapianto allogenico con cellule geneticamente ingegnerizzate.
Grande soddisfazione da parte del direttore della struttura Massimo Massaia: “Nessun programma sarebbe andato avanti senza la partecipazione e il contributo di tutti, incluso il supporto umano, finanziario e strategico dell'AIL. Gestire la sofferenza, il dubbio, le angosce, la paura di mariti, mogli, figli, genitori, amici è un compito non facile e molto impegnativo, ma dobbiamo anche saper condividere i successi e le cose positive. Tanti nostri trapiantati sono andati davvero bene e molti dei 700 e oltre che abbiamo trapiantato sono guariti, alcuni di loro anche partendo da situazioni estremamente critiche”, afferma in una nota diffusa dalla Asl Cn1.
Il raddoppio del numero di trapianti in 3 anni (da 24 a 50), significa aver raddoppiato tutto il lavoro che gira intorno alle patologie più complesse in assoluto che un'Ematologia possa seguire (leucemia acute, aplasie midollari, linfomi aggressivi, mielomi, mielodisplasie, malattie rare). “Dei 50 trapianti 34 sono stati autologhi, 16 allogenici - precisa
Nicola Mordini - direttore del programma trapianti dal 2017”. Nel caso del trapianto autologo il paziente riceve le proprie cellule che gli sono state prelevate durante una fase di remissione della malattia, mentre nel trapianto allogenico il donatore e il ricevente sono persone diverse.
Importante anche il contributo del Servizio Immunoematologia e Trasfusionale. Spiega
Marco Lorenzi: “Quella di oggi è una buona occasione per richiamare l’attenzione sul fatto che sia questa, sia altre attività indispensabili e di eccellenza, sono possibili per il contributo dei donatori di sangue, delle loro associazioni, dei donatori di midollo e delle loro associazioni”.
Nel 2019 per garantire il supporto trasfusionale ai pazienti ematologici del S. Croce è stato necessario il contributo di più di 2000 unità di emazie (globuli rossi), di 350 unità di piastrine o plasma donato in aferesi e di quasi 1500 pool di piastrine.
17 gennaio 2020
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