Omofobia. Ancora sul caso di Alessandria
16 LUG -
Gentile Direttore,
come vede dalle risposte contrastanti di
Iannucci ed
Errico o dalla difesa d'ufficio dell'
Ordine dei medici, la questione dell'Omofobia ad Alessandria è ingarbugliata. E’ evidentemente sincera invece
la risposta dell'Ospedale che ha emesso due comunicati stampa e organizzato
una riunione con le associazioni Lgbt locali, a difesa soprattutto della richiesta di test HIV e vaccinazioni e sulla quale
abbiamo già scritto che ha torto il paziente.
La questione, discussa anche privatamente con altri colleghi e con responsabili del percorso sulla Medicina di Genere, deve tuttavia tenere conto di alcuni elementi, per non scivolare nel pericoloso Don't Ask Don't Tell.
Forse questo ragionamento è più chiaro anche se lungo.
1) Chiariamo subito: certamente è necessario fare Coming Out e dare informazioni specifiche su Vaccini e test HIV... Ma anche su rischio cardiovascolare, oncologico e in questo caso inviare il paziente a Neurologia per Cefalea,
2) Le opposte posizioni di Iannucci ed Errico rischiano di concordare sul Don't Ask Don't Tell e questa sarebbe una tragedia per i Diritti Sanitari Lgbt e la Medicina di Genere Lgbt,
3) In Italia non ci sono lavori di Medicina di Genere Lgbt proprio perché la Anagrafica Sanitaria è solo eterosessuale. Esistono enti pubblici nazionali che rilevano i dati in automatico, per cui è nella Anagrafica Sanitaria che dobbiamo ottenere di inserire le persone Lgbt per garantire studi epidemiologici in Italia,
4) Questo implica una complicazione oggettiva, data la grande varietà interna della nostra minoranza, per cui è necessario elaborazione dati secondo i quattro assi del Sex Orienteering: orientamento sessuale, comportamento e identità di genere, intersessualità,
5) Non è vero che l'ospedale abbia mai scritto paziente eterosessuale in Anamnesi Patologica, perché non ne aveva bisogno, visto che la Anagrafica è già solo eterosessuale. Il medico infatti ha dovuto scrivere omosessualità in Anamnesi perché non esiste la casella in Anagrafica.
6) Tuttavia al di là delle buone intenzioni del medico, questa è una discriminazione di fatto, perché l'inserimento in Anamnesi implica surrettiziamente che sia una patologia. Inoltre questo referto non permette affatto i necessari studi epidemiologici sulle persone Lgbt perché appunto non è un dato rilevato in Anagrafica.
7) Lo scopo da raggiungere, e speriamo in questo di trovare concordi tutti, soprattutto le autorità sanitarie, è che l'ente pubblico che poi fa gli studi epidemiologici costruisca una nuova Anagrafica perché è necessario segnalare il proprio orientamento sessuale, indipendentemente dall'effetto negativo che in questo caso purtroppo si è ottenuto,
8) La differenza tra Anagrafica e Anamnesi può sembrare sottile, ma non lo è, ed è per questo che la protesta del paziente, che si appella alla Privacy, invece di incoraggiare il Coming Out, e delle risposte opposte di Iannucci ed Errico, o la disponibilità a modificare il referto da parte dell'Ospedale di Alessandria, rischiano tutte solo di ridurre i Diritti Sanitari delle persone LGBT attraverso il Don't Ask Don't Tell.
Suggeriamo al Ministero della Salute azioni positive da mettere subito in campo perché lle persone LGBT conviene dire di essere tali ai Medici in Italia e fare Coming Out proprio per ottenere Visibilità e Diritti Sanitari e perché purtroppo esistono differenze epidemiologiche, ma sono studiate solo negli altri Paesi occidentali. (E riportate nei Social AMIGAY).
Dobbiamo ottenere studi epidemiologici in Italia ed obbligo di formazione in Medicina di Genere LGBT, ma questo si ottiene con la modifica della Anagrafica Sanitaria, da parte del SSN cioè del sistema di rilevazione dati epidemiologici nazionale, non con l'introduzione in Anamnesi Patologica !!!
Stiano attenti quindi Iannucci ed Errico e l'Ospedale di Alessandria a non concordare nel Don't Ask Don't Tell.
Lavoriamo insieme con le autorità ed i ministeri per garantire davvero l'inclusione delle persone LGBT nella Anagrafica Sanitaria. Siamo a loro disposizione!
Manlio Converti
Psichiatra
(omosessuale)
Presidente AMIGAY
16 luglio 2019
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Piemonte