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Alla Aou di Novara aperta la ‘Stanza fragilità’, un rifugio per le donne vittime di violenza

La presa in carico della vittima di violenza avviene in Pronto soccorso con l’attribuzione di un codice aggiuntivo, il cosiddetto ‘codice rosa’, che si affianca a quelli di gravità già in uso. La vittima riceve all’interno di questo spazio protetto adeguata assistenza medica, psicologica, sociale, legale nel rispetto della riservatezza, garantendo al tempo stesso l’incolumità psico-fisica.

03 APR - "La 'Stanza fragilità' dell’azienda ospedaliero-universitaria di Novara si pone come punto di partenza di un percorso riservato alle vittime di violenza, definito da un gruppo multidisciplinare istituito con delibera aziendale per contrastare e organizzare la presa in carico della vittima che subisce violenza di genere, un gruppo costituito da varie figure professionali operanti nell’Aou: medico di Direzione sanitaria, ginecologo, medico di PS, ostetrica, infermieri PS, psicologo, assistente sociale, medico legale, pediatra". È quanto si legge in una nota dell'Aou di Novara.

"È in questa prospettiva che l’Aou di Novara opera - prosegue la nota - ed è connessa con la rete territoriale dei Centri Antiviolenza e in sinergia con enti e istituzioni, in linea con le direttive nazionali e internazionali".

"La presa in carico della vittima di violenza avviene in Pronto soccorso - spiega l'Azienda - con l’attribuzione di un codice aggiuntivo, il cosiddetto 'codice rosa', che si affianca a quelli di gravità già in uso (rosso, giallo, verde, bianco). La vittima riceve all’interno di questo spazio protetto adeguata assistenza medica, psicologica, sociale, legale nel rispetto della riservatezza, garantendo al tempo stesso l’incolumità psico-fisica".

"La 'stanza fragilità' - aggiunge la nota - è ubicata presso il Pronto Soccorso ostetrico-ginecologico, rinnovato nei suoi locali per migliorare l’accessibilità degli utenti ai locali stessi. È stata allestita con particolari modalità tali da non sembrare solo un ambulatorio medico grazie ai colori, al tipo di arredamento (previsto anche un angolo per l’accoglienza dei figli minori in caso di violenza assistita), al personale altamente qualificato".

"L’inaugurazione della 'stanza fragilità' è inserita sulla scia di una serie di interventi ed eventi promossi dall’azienda ospedaliero-universitaria di Novara che mirano a sensibilizzare operatori socio-sanitari e cittadini alla promozione della cultura del rispetto dei diritti umani. La formazione continua e interdisciplinare e la divulgazione della cultura della non violenza di genere - si legge - rappresentano lo strumento essenziale per promuovere le conoscenze, condividere le procedure operative, sviluppare la collaborazione e la motivazione all'interno dei gruppi operativi".
 
"Nell’ambito dello stesso progetto - aggiunge la nota - è stata inoltre realizzata la sala per gli incontri di accompagnamento alla nascita allestita con il contributo di Lions Club Novara Host".

"Il progetto comprende nei prossimi mesi, nell’ambito della continua implementazione di servizi offerti alle vittime di violenza, anche la creazione di una stanza protetta presso il DEA - conclude l'Azienda - per l’accoglienza delle vittime di violenza di genere e di violenza domestica".  

03 aprile 2019
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