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Dottoresse aggredite per avere negato uno psicofarmaco. Fimmg Torino: “La misura è colma”

È accaduto ieri, presso un ambulatorio di Continuità Assistenziale. La paziente a cui era stata rifiutata la prescrizione del farmaco per mancanza di documentazione attinente la necessità, ha aggredito le due dottoresse a calci. Il sindacato punta il dito contro le Asl torinesi: “Ogni tentativo di confronto non porta mai a risultati concreti. La misura è colma e Fimmg agirà di conseguenza”. 

25 FEB - Due dottoresse del servizio di Continuità Assistenziale di Torino sono state aggredite ieri, a calci, presso un ambulatorio cittadino da una paziente, per aver negato la prescrizione di uno psicofarmaco richiesto senza presentare alcuna documentazione. A riferirlo la Fimmg Torino.

“Non è possibile allertare l’intervento della guardia giurata in caso di necessità, non abbiamo alcun sistema di allarme presso il nostro ambulatorio – spiega Vanessa Giacometti, referente Fimmg per la Città di Torino – e lo stesso vale per tutti gli altri ambulatori di guardia medica della città. Il problema è che l’atteggiamento dei pazienti nei confronti del nostro servizio è sempre più aggressivo, già dal primo contatto telefonico in Centrale Operativa, dove troppo spesso noi medici riceviamo minacce e insulti”.

Ma buona parte della responsabilità è da attribuirsi all’ASL, secondo Alessandro Dabbene, Segretario Provinciale Fimmg del Settore. “Più di un anno fa ho richiesto alle ASL piemontesi la redazione del documento per la sicurezza dei medici di Continuità Assistenziale previsto, la Città di Torino è tra le poche che non hanno dato alcuna risposta. Inoltre il Servizio necessita di un profondo rinnovamento volto anche a scongiurare episodi come quello di oggi, per esempio con la condivisione in rete delle informazioni di base dei pazienti e l’aumento degli operatori per poter gestire con la dovuta tranquillità situazioni come questa, ma ogni tentativo di confronto non porta mai a risultati concreti. La misura è colma e Fimmg agirà di conseguenza”.

"Un anno fa proprio per la nostra sicurezza abbiamo impedito l’apertura di un ambulatorio in una zona ad alto rischio – aggiunge Paolo Candoli, fiduciario Fimmg CA per Torino – perché l’ASL aveva rifiutato la presenza di una guardia per la durata del turno, ricevendo la ferma opposizione dei medici”.

Intanto sono state allertate le Forze dell’Ordine per identificare la paziente violenta. Le dottoresse non hanno riportato lesioni tali da interrompere il turno di lavoro ma, fa sapere la Fimmg, sporgeranno denuncia per l’aggressione subita. 

25 febbraio 2019
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