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Torino. Applicato stent in arteria cerebrale a bambino di 6 anni: aveva avuto un ictus

Il bambino era stato ricoverato a metà aprile per una emiparesi sinistra. La risonanza magnetica aveva documentato una ischemia dell’emisfero cerebrale di destra, causata da una restringimento dei vasi cerebrali. Nei giorni scorsi l’intervento eseguito da un’équipe mista Molinette - Regina Margherita

16 MAG - Un bambino di 6 anni colpito da ictus è stato trattato con l'inserimento di uno stent a livello di una arteria cerebrale con un intervento miniinvasivo. 

L’intervento, eseguito per la prima volta in un paziente pediatrico, è stato effettuato presso la Città della Salute di Torino. 
 
Il bambino era stato ricoverato presso l'ospedale di Novara a metà aprile per una emiparesi sinistra. La risonanza magnetica aveva documentato una ischemia dell’emisfero cerebrale di destra, causata da una restringimento dei vasi cerebrali per una causa non nota, probabilmente post infettiva. Nei bambini, dopo malattie infettive, può verificarsi, seppur raramente, una reazione infiammatoria diretta verso strutture normali dell’organismo, in questo caso i vasi cerebrali.
 
Il bambino è stato trasferito presso l’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, nel reparto di Pediatria ove è stato sottoposto a terapie specialistiche, che hanno permesso la stabilizzazione clinica. La situazione neurologica ha comunque continuato a destare preoccupazione e il bambino è stato sottoposto ad attento monitoraggio neuroradiologico e dei vasi cerebrali. 
 
Ciò ha consentito di intercettare precocemente l’aggravamento clinico e di prendere la decisione di intervenire direttamente sui vasi per tentare una loro ‘dilatazione’.

Così nei giorni scorsi si è proceduto all’intervento eseguito da un’équipe mista multispecialistica Molinette - Regina Margherita, composta da Mauro Bergui (direttore della Neuroradiologia universitaria dell'ospedale Molinette) e da Gabriella Agnoletti (direttore della Cardiologia pediatrica dell'ospedale Regina Margherita). 

Partendo dalla zona inguinale attraverso i vasi sanguigni, gli specialisti hanno raggiunto il vaso stenotico e hanno introdotto nei vasi uno stent simile a quello utilizzato nelle coronarie. L'intervento è tecnicamente riuscito ed ora il bambino presenta un significativo e costante miglioramento delle sue condizioni. 

16 maggio 2018
© Riproduzione riservata

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