Piemonte. Saitta: “Più qualità e materie prime locali nelle nostre mense scolastiche”
Questo l'auspicio dell'assessore regionale alla Sanità nel corso di un convegno sulle politiche alimentari nelle scuole. Ha quindi ricordato che “i dipartimenti di prevenzione delle Asl effettuano attività di controllo ufficiale nelle mense e centri cottura a garanzia della sicurezza igienico sanitaria con sopralluoghi di vigilanza e campionamento di alimenti oltre che di informazione e formazione del personale”.
01 APR - “Sono ottantasette i progetti che la Regione Piemonte negli ultimi anni ha dedicato - con le Asl- al tema dell’alimentazione sana, coinvolgendo le scuole. Segnali concreti di attenzione ad una questione rilevante per la salute dei nostri ragazzi le cui ripercussioni sono evidenti a tutti. Il Piano regionale della prevenzione prevede azioni di promozione della salute in molti ambiti, compresa la promozione delle abitudini alimentari salutari nelle scuole”. Lo ha ricordato l’assessore regionale alla Sanità,
Antonio Saitta, intervenuto al convegno "Mangiare a scuola. Le politiche alimentari per una qualità accessibile e diffusa”, che si è svolto oggi nell’auditorium della Città Metropolitana.
“Per quanto concerne la ristorazione scolastica, vengono fatti interventi per la sicurezza igienico sanitaria e qualità nutrizionale. In Piemonte oltre il 95% delle scuole primarie ha una mensa. I Dipartimenti di prevenzione delle ASL effettuano attività di controllo ufficiale nelle mense e centri cottura a garanzia della sicurezza igienico sanitaria con sopralluoghi di vigilanza e campionamento di alimenti oltre che di informazione e formazione del personale”, ha detto Saitta richiamando il protocollo d’intesa che la Regione (assessorati Istruzione e Sanità) ha firmato lo scorso anno con l’Ufficio Scolastico regionale per la promuovere la salute nelle scuole.
“Mi piacerebbe sperimentare in prospettiva in una struttura ospedaliera la riscrittura del capitolato della ristorazione utilizzando materie prime locali e di qualità, anche per ridurre gli sprechi”- ha concluso l’assessore richiamando un recente progetto illustrato all'Expo di Milano su 13 ospedali piemontesi per monitorare gli scarti del cibo.
01 aprile 2016
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