Piemonte. Anticorruzione e trasparenza. Il convegno il 21 aprile all'Università di Torino
L'iniziativa, promossa da Federsanità Anci, si svolgerà presso l'aula magna del rettorato. L'idea è mettere in relazione i principali attori del sistema, per farli cooperare in modo da interrompere la spirale che sta conducendo ad un indebolimento della fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione.
16 APR - Le Aziende sanitarie territoriali e le Aziende ospedaliere dell’area metropolitana si confrontano sui temi dell’Anticorruzione e della Trasparenza. Lo fanno in una giornata di lavori che si terrà il prossimo 21 aprile presso l’aula magna del rettorato dell’Università di Torino in via Verdi 8.
Tra i relatori:
Alessandra Bassi Consigliere presso la Suprema Corte di Cassazione,
Giancarlo Astegiano vice procuratore presso la Corte dei Conti,
Giuliana Bottero ex Dirigente Regione Piemonte e Consulente Settore e
Michele Corradino Commissario Autorità Nazionale Anticorruzione.
L’evento è organizzato da
Federsanità Anci Piemonte in collaborazione con le Asl e le Ao dell’area metropolitana.
“Assistiamo oggi a un incontrollato aumento della corruzione a tutti i livelli e verifichiamo un’evasione fiscale che, nonostante gli sforzi per combatterla, costituisce un dato di fatto incontestabile e dalle dimensioni allarmanti” il passaggio forse più emblematico della relazione del Presidente Corte dei Conti del Piemonte
Giovanni Coppola tenuta il 5 marzo 2015 in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Una constatazione amara e preoccupata, ma, soprattutto, attuale che impone a tutti gli attori del sistema Paese di cooperare ad interrompere ed invertire una spirale che conduce inevitabilmente ad un indebolimento della fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione, a uno svilimento dei principi di buon governo e di etica pubblica, alla decadenza della cultura della legalità e, da un punto di vista più strettamente economico, alla alterazione del funzionamento del mercato ed alla distribuzione delle risorse pubbliche in modo non efficiente.
Su queste riflessioni si innesta l’iniziativa proposta da Federsanità Anci Piemonte che, condivisa dalle Aziende Sanitarie che insistono sull’Area Metropolitana Torinese, assume una duplice valenza. “Vi è una avvertita esigenza di dare attuazione, in modo sempre più puntuale ed efficace, a quanto il legislatore, a partire dalla legge 190/2012, ha posto in capo alla Pubblica amministrazione in tema di prevenzione e contrasto alla corruzione – ha detto
Maurizio Dore presidente di Federsanità Anci Piemonte - . Un processo che ha, in stretta relazione, uno dei suoi presupposti nella più ampia trasparenza del suo operato”.
L’intervento legislativo ha introdotto, per un verso, numerosi strumenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e, per altro verso, individuato i soggetti preposti ad adottare gli atti e le iniziative in materia. E, segnando una discontinuità nel panorama normativo, si caratterizza sotto due profili innovativi: a) la necessità che occorra prevenire e non solo reprimere la corruzione, b) diversi interventi parte di una politica integrata di cui monitorare l’efficacia per poter operare interventi correttivi.
Vi è, del pari, la necessità di affinare quanto sino ad oggi prodotto e di garantire, accanto al previsto momento formativo, una qualificata opportunità di confronto e dibattito che riunisce gli operatori istituzionalmente impegnati nel ruolo di organi di indirizzo, vigilanza, controllo e repressione e le stesse Aziende Sanitarie che, dalla condivisione e interazione delle esperienze, consentano di evidenziare le buone pratiche e la loro circolazione stimolando fenomeni emulativi.
Quanto all’estensione della giornata all’Area Metropolitana essa trova motivazione nella prevalente omogeneità del tessuto sociale e culturale che la permea. “Questo primo appuntamento – conclude Dore - non ha, dunque, la pretesa di trattare in maniera esaustiva una materia così complessa, peraltro in costante evoluzione, quanto la precisa finalità di ribadirne la centralità in ordine ad un processo di efficientamento della Pubblica Amministrazione che esige il presidio della legalità accanto alla rinnovata capacità di programmazione ed al miglior utilizzo delle tecniche gestionali".
16 aprile 2015
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