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Molise. La Fp Cgil dice no all’integrazione tra il Cardarelli e la Fondazione Giovanni Paolo II

“Serve potenziare la sanità pubblica, non tutelare un erogatore privato”, afferma Cecilia Taranto, segretaria nazionale della Fp Cgil. Che propone: “Si potrebbe utilizzare una delle strutture dismesse per allocare la Fondazione Giovanni Paolo II, garantendo così budget e livelli occupazionali, e trasferire il Cardarelli nell’attuale struttura della Fondazione”.

18 OTT - La Fp Cgil Nazionale entra in campo contro l'operazione della Regione Molise con cui si intende integrare l’ospedale Cardarelli di Campobasso e la Fondazione Giovanni Paolo II. “È stata presenta in questi giorni al Consiglio regionale del Molise una proposta di piano di fattibilità per l’integrazione tra l’ospedale Cardarelli di Campobasso e la Fondazione Giovanni Paolo II. Una proposta richiesta dai ministeri competenti e presentata nei giorni scorsi dal governatore/commissario del Molise, Paolo Di Laura Frattura. Un’operazione che, a nostro avviso, non difende affatto la natura pubblica della sanità molisana”, interviene con una una nota Cecilia Taranto, segretaria nazionale della Funzione Pubblica Cgil di fronte all’ipotesi di fusione dei due presidi ospedalieri.

“Sembra, in realtà, che ci troviamo di fronte alla volontà di creare un vero e proprio ‘condominio’, la cui natura è ai più ancora sconosciuta, tra sanità pubblica e quella privata”. I piani di riorganizzazione, continua la dirigente sindacale, “prevedono, infatti, la chiusura di alcune strutture ospedaliere e questo ovviamente non giova né ai cittadini di Campobasso né a quelli di tutto il territorio della regione che, in questo modo, si vedrebbero privati della possibilità concreta di avere alcune prestazioni importanti del sistema sanitario, come ad esempio quelle cardiologiche e oncologiche, passando, ovviamente, per tutti i servizi ad esse correlate”.

“La nostra proposta – prosegue Taranto - invece, va in un’altra direzione. Per garantire e migliorare i servizi ai cittadini, si potrebbe utilizzare una delle strutture dismesse per allocare la Fondazione Giovanni Paolo II, garantendo così budget e livelli occupazionali, e trasferire l’ospedale Cardarelli nell’attuale struttura della Fondazione che, in passato, è stata costruita e allestita con risorse pubbliche”.

Da quanto affermeranno i ministeri nei prossimi giorni, conclude la segretaria nazionale della Fp Cgil Nazionale, “sarà chiara la strada che il governo Renzi vuole intraprendere: se tutelare un erogatore privato o potenziare e sviluppare la Sanità Pubblica. Si spiegheranno così anche i tagli al pubblico di questi anni. Noi siamo assolutamente contrari. Non vogliamo rischiare che il Molise diventi un vero e proprio laboratorio di queste scelte sciagurate”.

18 ottobre 2016
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