Nue 112. Ceriscioli firma protocollo con Lombardia per introdurlo nelle Marche
Per i due presidenti, accordi come quello firmato stamani rientrano “nel concetto di leale collaborazione ed efficienza tra i territori” e “rafforzano il sistema delle Regioni, sempre più impegnate a scambiarsi i progetti migliori al servizio dei cittadini”. Maroni: “Le Regioni stanno dimostrando una capacità di innovare, di organizzare, che prescinde dalle interferenze romane dei Ministeri”.
25 LUG - Via libera alle procedure per l’attivazione nelle Marche del 112 Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE) secondo il modello della centrale unica di risposta e, in particolare, secondo il modello messo in piedi dalla Regione Lombardia. Il presidente della Regione Marche,
Luca Ceriscioli, ha infatti firmato oggi, proprio a questo scopo, un Protocollo d’intesa con il presidente della Regione Lombardia,
Roberto Maroni.
“La Lombardia ha realizzato un sistema di qualità e di efficienza, un modello al quale ci agganciamo per recuperare il tempo perduto. In Lombardia da 48 centrali operative si è passati a 3 consolidando un sistema che salva vite e interviene in tempi rapidissimi”, ha detto Ceriscioli.
“Siamo molto soddisfatti che il nostro modello di intervento sull'emergenza-urgenza funzioni e che altre Regioni lo adottino: noi lo mettiamo volentieri a disposizione, perché rientra nel concetto di leale collaborazione ed efficienza tra i territori”, ha detto Maroni.
Per Maroni “le Regioni hanno un ruolo fondamentale nel settore della sanità e con questi accordi bilaterali stiamo dimostrando di riuscire a scambiarci le buone pratiche, e anche la Lombardia ne acquisisce da altre Regioni, rendendo il sistema più' efficiente, riducendo i costi e, soprattutto, i tempi di intervento, a favore di chi ha bisogno. In questo settore, e non solo, le Regioni stanno dimostrando una capacità di innovare, di organizzare, che prescinde dalle interferenze romane dei Ministeri”.
Concorda il presidente delle Marche: “Accordi come quello firmato stamani rafforzano il sistema delle Regioni, sempre più impegnate a scambiarsi i progetti migliori al servizio dei cittadini”, scrive su Facebook.
Maroni ha poi dichiarato il modello lombardo è a disposizione delle altre Regioni gratuitamente, “non solo per la soddisfazione di vedere il nostro modello, che funziona, esteso in altre Regioni, ma perché è anche nostro interesse, essendo un intervento a favore dei cittadini, potenzialmente anche di quelli lombardi, magari turisti nelle Marche, e viceversa”.
25 luglio 2017
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