Royal Philips Electronics ha presentato i primi risultati di uno studio clinico sulla cura domiciliare durato oltre due anni e condotto dal Dipartimento della Salute UK su un campione di circa 6.000 pazienti in tre località della Gran Bretagna. Si tratta dello studio più esteso sinora realizzato ed è stato finanziato dal Dipartimento della Salute britannico.
L’obiettivo dello studio, denominato Whole System Demonstrator (WSD) program, era quello di fornire evidenze per l’adozione di tecnologie di tele monitoraggio che possano ridimensionare l’onere economico delle istituzioni nella gestione dei malati cronici.
I primi risultati hanno mostrato che la Telesalute permette una riduzione del 15% degli accessi al pronto soccorso, del 20% dei ricoveri di emergenza, del 14% delle degenze e dell’8% dei costi sanitari. Più sorprendentemente, i dati mostrano anche un calo del 45% nel tasso di mortalità.
Commentando i costi legati all’utilizzo delle tecnologie di Telesalute, Malcolm Hart, direttore di Philips Home Monitoring, ha affermato che la gestione dei malati cronici “costa miliardi al sistema sanitario nazionale. Il sistema Philips Motiva potrebbe invece costare al sistema sanitario al massimo 80 sterline al mese per paziente”. “Questi primi risultati sono entusiasmanti e crediamo che ci sia il potenziale per estendere le tecnologie di monitoraggio domiciliare ai pazienti in condizioni meno gravi o a coloro che vogliono avere un ruolo più attivo nel mantenimento della propria salute – ha concluso Hart -. Per questo, intendiamo continuare nella ricerca di altre opportunità per le tecnologie di monitoraggio domestico del futuro”.