Il Decreto Balduzzi sulla responsabilità medica non frenerà l'aumento dei premi assicurativi. Lo sostiene
Lucia Quaglino, fellow dell'
Istituto Bruno Leoni, nel
Briefing Paper "I costi dell’assicurazione sanitaria: Analisi delle cause e proposte di policy per un mercato più efficiente”. I premi assicurativi per responsabilità medica sono in significativa crescita. Secondo Quaglino, concorrono, tra le cause, un'elevata litigiosità frutto dell'evoluzione del concetto di responsabilità medica, che ha ridotto gli oneri probatori a carico di chi muove denuncia e a svantaggio dei medici, l'ampliamento dei diritti riconosciuti dai tribunali ai pazienti e l'aumento dei risarcimenti a loro dovuti.
L'estensione delle tipologie dei danni risarcibili, oltre che dell’ammontare dell’indennizzo, ha peraltro ridotto l'offerta da parte delle compagnie assicurative sanitarie, contribuendo a sua volta all'aumento dei premi. Per Quaglino, "L’assicurazione è uno strumento fondamentale per il funzionamento dei sistemi economici complessi come la sanità. Una dinamica come quella attualmente in corso per i casi di malpractice può avere effetti deleteri su tutto il sistema: può indurre una sopravvalutazione dei rischi da parte dei medici e ingenerare una spirale negativa dei costi, per le singole strutture e per il Servizio sanitario nazionale (Ssn) nel suo complesso".
Sebbene nel Decreto Balduzzi questo tema sia stato preso in considerazione, le misure adottate non appaiono sufficienti e adeguate. Per intervenire in modo più efficace in tale settore, sostiene Quaglino, sono necessari la revisione del concetto di responsabilità e dei criteri di liquidazione; sarebbero inoltre opportuni dei corsi di formazione per migliorare comunicazione e rapporto medico-paziente; si potrebbero quindi creare dei fondi per coprire i “cattivi rischi” e i casi in cui non è possibile, o è troppo complesso, identificare un responsabile; infine, andrebbe incoraggiato il ricorso a forme alternative di soluzione delle controversie per ridurre il numero di processi. Su tutto, grava infine il problema della lentezza della giustizia.