16 novembre -
Lo stato di salute della popolazione: è migliorato in maniera drastica nelle nazioni del continente, anche se persistono delle profonde differenze geografiche.
- La speranza di vita alla nascita negli stati membri dell’Unione Europea è aumentata di oltre 6 anni tra il 1980 e il 2010. In media, nel triennio 2008-2010 era infatti pari a 75,3 anni per gli uomini e 81,7 anni per le donne. La Francia aveva la migliore aspettativa di vita per le persone di sesso femminile (85 anni), la Svezia per quelle di sesso maschile (79,4 anni). La speranza di vita più bassa per le donne è stata registrata in Romania e Bulgaria (77,3 anni) e in Lituania per gli uomini (67,3 anni). Dunque il gap tra gli stati in cui l’aspettativa è più alta e quelli in cui è più bassa si attesta intorno agli 8 anni per il sesso femminile e ben 12 per il sesso maschile.
IN ITALIA: per gli uomini la speranza di vita alla nascita è pari a 79,3 anni, mentre è più alta per le donne (84,6 anni).
- In media nell’Unione Europea, l’aspettativa di vita in buona salute (definita dagli anni di vita in cui non esiste alcuni limite di attività, fisico o cognitivo) nel periodo 2008-2010 era pari a 62,2 anni per le donne e 61 anni per gli uomini. Il gap di genere è molto minore che nel dato sulla speranza di vita alla nascita, ciò significa che una porzione maggiore della vita delle donne viene vissuta in presenza di qualche tipo di impedimento. Il più alto valore registrato risultava per le donne a Malta e per gli uomini in Svezia, il più basso nella Repubblica Slovacca per entrambi i sessi.
IN ITALIA: il numero di anni di vita in salute era simile sia per gli uomini che per le donne, risultando intorno ai 62 anni.
- Anche l’aspettativa di vita a 65 anni è aumentata sostanzialmente in tutta Europa, e si attestava nel triennio 2008-2010 intorno ai 16,5 anni per gli uomini e ai 20,1 anni nelle donne. Come per la speranza di vita alla nascita, la Francia risultava il paese migliore per le donne anziane (23,2 anni di aspettativa di vita a 65 anni), ma stavolta lo era anche per gli uomini (18,7 anni). Il valore più basso per le persone di sesso femminile si registrava invece in Bulgaria (16,9 anni), mentre per quelle di sesso maschile in Lettonia (13,2 anni).
IN ITALIA: per gli uomini il valore registrato era 18,3 anni, per le donne 22,1.
- Gravi differenze nell’aspettativa di vita rimangono tra persone che fanno parte di diverse status socio-economici. Sia per gli uomini che per le donne una maggiore educazione migliora la speranza di vita: in Repubblica Ceca, infatti, una persona di 65 anni con un alto livello di educazione può arrivare a vivere una media di sette anni in più rispetto a una persona che ha studiato meno.
- Un Pil più alto è di solito associato a una più alta aspettativa di vita in buona salute, sebbene la differenza risulti sempre meno pronunciata al crescere del salario.
- Malattie croniche come il diabete, l’asma o la demenza sono sempre più diffuse, sia perché vengono diagnosticate più facilmente, sia per un aumento dei casi. Il 6,4% delle persone di età compresa tra 20 e 79 anni in Europa – ovvero circa 30 milioni di persone – presentavano il diabete nel 2011. I dati più alti sono registrati in Portogallo (9,8%), Cipro (9,5%) e Polonia (9,2%).
IN ITALIA: la prevalenza è del 5,3%.