toggle menu
QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Arru (Sardegna): "No a commenti superficiali e poco informati, nel panel di esperti c'ero anch'io"

4 luglio - “Il documento “La misura della performance dei SSR 2018” Centro Studi Crea Sanità dell’Università di Roma Tor Vergata riguarda l’utilizzo di indicatori che valutano non la qualità professionale, ma la performance misurata secondo il parere di un panel di 100 componenti – lo afferma l’assessore della Sanità della Sardegna Luigi Arru a commento degli esiti della ricerca.
 
“In particolare - sottolinea Arru - sono stati utilizzati indicatori Sociale, Equità che misura, ad esempio, la percentuale delle famiglie impoverite a causa di spese sanitarie out of pocket, gli ESITI (prevalenza persone senza disabilità, aspettativa di vita in buona salute. Lo studio tiene conto inoltre della valutazione dell’appropriatezza, in particolare riferita ai pazienti con infarto del miocardio trattati con angioplastica entro le 48 ore. A questo si aggiunge la percentuale dei DRG dei pazienti ricoverati in ospedale con degenza potenzialmente inappropriata. Gli ultimi due indicatori, infine, si riferiscono all’innovazione (uso fascicolo sanitario elettronico, consumo di farmaci pro-capite), ed economici ed economico finanziari, come il disavanzo pro-capite”.
 
“La maggior parte dei dati si riferisce al periodo 2015 -2016, precedente cioè alla riforma della rete ospedaliera, all’istituzione della Ats e della centrale unica d’acquisto”, aggiunge l’assessore che ha ricordato come gli stessi parametri della ricerca cambiano di anno in anno, “non è dunque possibile un confronto sulle posizioni in classifica rispetto ai periodi precedenti”.
 
“In più - ha detto - si tratta di uno studio sul lato della domanda, come precisano gli stessi autori del Crea, che analizza le diverse dimensioni della tutela regionale del diritto alla salute, non sono quindi volti a misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi di Sanità pubblica”.
 
“Gli stessi indicatori alla base dello studio sono stati utilizzati come prerequisito delle riforme regionali (rete ospedaliera, azienda unica, rete emergenza urgenza, elisoccorso HEMS). È bene quindi – conclude Arru – che prima di arrivare a conclusioni affrettate, i soliti urlatori seriali, leggano e si sforzino, per quanto possibile, di comprendere quanto riportato nel documento”.
 
Si sottolinea infine che l’assessore Arru fa parte del comitato del Panel degli esperti che hanno elaborato il documento. “Una cosa che forse a qualcuno è sfuggita nella fretta di fare commenti poco informati e di chiedere le dimissioni di chicchessia”, ha detto lo stesso Arru.
4 luglio 2018
© QS Edizioni - Riproduzione riservata