“Sono fuorvianti le recenti dichiarazioni rilasciate da esponenti delle autorità sanitarie italiane che, al di fuori di ogni contestualizzazione, attribuiscono alla contraccezione ormonale effetti dannosi alla salute delle donne. Dichiarazioni allarmistiche su effetti collaterali dei contraccettivi estroprogestinici possono indurre le donne che li utilizzano a sospenderne l’impiego, aumentando il rischio di gravidanze indesiderate”.
Butta acqua sul fuoco la
Società Italiana della Contraccezione, che riunisce i più autorevoli esperti italiani del settore, dopo l’allarme rischio tromboembolico scattato con il ritiro temporaneo del vaccino AstraZeneca.
Un tema è salito alla ribalta dopo che
Giorgio Palù, il presidente di Aifa aveva dichiarato alla trasmissione
Porta a Porta: “Il rapporto rischi-benefici per il vaccino di AstraZeneca è nettamente a favore dei benefici. Ovviamente - ha detto Palù - si può attendere la valutazione dell’Ema che, probabilmente, io mi aspetto, darà una nota di avvertenza perché se ci sono soggetti femminili che hanno avuto trombosi, bisognerà studiarli. Soprattutto le donne che prendono la pillola, che è un farmaco pro-trombotico, o che hanno difetti della coagulazione. Una maggiore attenzione, cioè, per questi soggetti”.
“Il rischio tromboembolico dei contraccettivi orali – sottolinea una nota della Sic – è già stato oggetto di accurata valutazione da parte del comitato di farmacovigilanza dell’Ema che nell’ottobre del 2013 ha concluso: “i benefici dei contraccettivi orali nel prevenire le gravidanze indesiderate sopravanzano i loro rischi. Studi internazionali sui contraccettivi orali hanno inoltre dimostrato un effetto protettivo della pillola contro il tumore dell’ovaio. È poi importante ricordare – prosegue la nota – che esistono elementi predisponenti alla trombosi che sono indipendenti dall’assunzione di farmaci, come fumo, obesità e sovrappeso, familiarità o eventi vascolari pregressi. Tutti fattori che vengono vagliati dallo specialista prima della prescrizione della pillola, attraverso un’accurata anamnesi personale e familiare”.
La contraccezione ormonale conclude la Sic “ha rappresentato e rappresenta un importantissimo strumento per l’emancipazione della donna ed il conseguimento di quelle pari opportunità di cui si parla in continuazione. Dichiarazioni come quelle che abbiamo appena avuto modo di ascoltare causano inutili e infondati allarmi con conseguenze negative per la salute e la vita delle donne”.