Nuove indicazioni per l’uso dei tamponi e per la quarantena. È quanto si legge nelle nuove linee guida dell’Ecdc appena pubblicate.
La prima novità rilevante riguarda l’uso dei tamponi.
In primis per quanto riguarda i contatti sintomatici di un caso positivo al virus si potranno fare sia il tampone molecolare che il tampone rapido antigenico. Con i test rapidi, i contatti sintomatici dovrebbero essere testati come appena possibile ma entro cinque giorni dall'insorgenza dei sintomi. Se il test rapido è negativo serve la conferma del molecolare. Ma se
non c'è la capacità di fare i molecolari, il test rapido dev’essere ripetuto dopo 2-4 giorni.
Per quanto riguarda i contatti asintomatici di caso confermato si possono anche in questo caso utilizzare tutti e due i test. Ma se sono trascorsi più di sette giorni dall'esposizione, si raccomanda che il test rapido negativo debba essere confermato da un tampone molecolare
In ogni caso l’Ecdc precisa che, anche se il test è negativo, i contatti con esposizione ad alto rischio devono ancora essere messi in quarantena e i contatti con esposizione a basso rischio
devono osservare le misure di prevenzione (usare sempre mascherine e limitare gli spostamenti) per il resto dei 14 giorni dopo l'esposizione.
Novità anche per la quarantena.
L'ECDC raccomanda che i contatti con esposizione ad alto rischio debbano rimanere in quarantena per 14 giorni dopo l'ultima esposizione con il caso positivo. In ogni caso un test molecolare negativo al 10° giorno può essere utilizzato per interrompere la quarantena prima delle due settimane.
Tuttavia, l’uscita anticipata dalla quarantena deve essere valutata caso per caso e si dovrebbero avvisare tutte le persone che hanno chiuso anticipatamente la quarantena
prestare particolare attenzione fino a quando non sono trascorsi 14 giorni dall'esposizione, compreso il monitoraggio dei sintomi, limitando contatti sociali e indossare una maschera.
Ecdc invita poi le autorità sanitarie pubbliche a prendere in considerazione misure per aiutare le persone ad aderire alla quarantena come il sostegno al reddito, aiutare con il cibo e le cose essenziali e fornire servizi a coloro che non sono in grado di mettere in quarantena a casa.