(Reuters Health) - Johnson & Johnson ha temporaneamente sospeso i suoi studi clinici relativi al candidato vaccino per il COVID-19 a causa della comparsa di una malattia inspiegabile in un partecipante allo studio.
La big pharma ha dichiarato che la patologia insorta nel partecipante è attualmente in fase di valutazione da parte di un comitato indipendente di monitoraggio dei dati e della sicurezza e anche da parte degli esperti dell'azienda
J&J, che comunicherà nella giornata di oggi i risultati finanziari trimestrali, ha sottolineato che eventi di questo tipo non sono infrequenti in sperimentazioni cliniche che coinvolgono decine di migliaia di persone. Ha detto anche che lo "stop temporaneo" nel somministrare le dosi del candidato vaccino è diverso da una "sospensione normativa" richiesta dalle autorità sanitarie.
La vicenda di J&J ricorda quanto già accaduto ad AstraZeneca Plc. A settembre la casa farmaceutica britannica sospese gli studi di fase avanzata relativi al suo vaccino sperimentale contro il coronavirus, sviluppato con l'Università di Oxford, a causa di una patologia comparsa in un partecipante allo studio del Regno Unito; patologia che, pochi giorni dopo, si rivelò non collegata alla somministrazione del candidato vaccino.
Sempre a settembre, J&J ha dato comunicazione della forte risposta immunitaria fatta registrare dal suo candidato in uno studio clinico in fase iniziale-intermedia. Sulla base di questi risultati la big pharma ha dato il via a uno studio finale su 60.000 persone i cui risultati sono previsti per la fine di quest'anno o all'inizio del 2021.
Johnson & Johnson, per motivi di privacy, ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli su quanto accaduto. Ha solo dichiarato che alcuni partecipanti al trial hanno ricevuto il placebo e non è chiaro se chi ha subito il grave evento avverso abbia ricevuto un placebo o il candidato vaccino.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Quotidiano Sanità)