“Il governo di Roma ha respinto la nostra proposta, autorizzando a Messina lo sbarco dei migranti e la loro sottoposizione a isolamento in un hotspot che le autorità sanitarie hanno dichiarato inadeguato allo scopo. È una decisione grave che non rispetta la dignità dei migranti e le preoccupazioni dei siciliani. Sarebbe stato più umano indirizzare la nave in un porto attrezzato e in un territorio lontano dalla emergenza sanitaria. Ne prendiamo atto”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana
Nello Musumeci, che da giorni chiedeva al governo di trovare un’altra soluzione anche considerato che “a Messina il Centro di primo soccorso ed identificazione, destinato per legge ad una permanenza breve limitata alla identificazione dei migranti, appare strutturalmente incompatibile con l'esigenza del prolungato regime di isolamento a cui dovrebbero essere sottoposti i cittadini non comunitari in arrivo”.
Il presidente siciliano attacca anche sul fronte della gestione dell’emergenza in generale. Citando su Facebook un messaggio riguardante la storia di una ragazza arrivata a Palermo in aereo dalla Svizzera, con tappa a Milano, e atterrata all’aeroporto siciliano senza alcun controllo, Musumeci commenta: “Uno delle centinaia messaggi arrivatimi in questi giorni. E i controlli sanitari obbligatori dello Stato sui passeggeri in arrivo? Assenti o lacunosi, ovunque in Sicilia: aeroporti, porti, Stretto di Messina. Eppure, qualche idiota specula sul mio invito alla prudenza rivolto ieri ai cittadini delle zone “gialle” a grave rischio di contagio a rimandare di qualche settimana la loro venuta in Sicilia, per la latitanza di misure preventive del governo centrale. Che tristezza!”.