Gli italiani sono preoccupati. Il 67% ha dichiarato di essere preoccupato per il diffondersi del coronavirus. In particolare, più di un cittadino su cinque (22%) afferma di essere “molto” preoccupato. Appaiono più sensibili al tema gli abitanti del Centro-Sud e gli over 55 anni di età.
Questi i risultati di un
sondaggio su di un campione rappresentativo della popolazione adulta italiana (804), condotto via web dall’Istituto Eumetra MR, il 16 e 17 febbraio scorsi, per misurare scientificamente il livello di preoccupazione per il coronavirus (Covid-19) tra i cittadini e verificare se questi ultimi abbiano di conseguenza mutato i loro comportamenti.
Dal sondaggio è emerso che le preoccupazioni hanno determinato per molti un cambiamento delle proprie abitudini. Il 44% degli italiani lo ha fatto. Tra costoro, la maggioranza relativa (24%, in particolare gli anziani) dichiara di evitare di frequentare posti affollati. Ma molti, più di un italiano su dieci (12%) hanno smesso di frequentare “luoghi dove ci sono molti cinesi”, segno che la diffidenza verso la popolazione di origine cinese è presente anche nel nostro Paese. Meno, ma non pochi (il 7%, vale a dire circa tre milioni di persone) affermano di “uscire di casa meno di prima”.
In sintesi, dai risultati della rilevazione emerge come la sindrome del virus appaia diffusa anche nella nostra penisola.