(Reuters Health) – Uno studio condotto dal Women’s College Hospital dell’Università di Toronto sostiene che il peso della gestione di una malattia cronica come il diabete potrebbe distrarre le donne dagli screening raccomandati per il cancro.
“Sappiamo che le persone con diabete hanno un piccolo, ma significativo rischio aumentato di certi tipi di cancro. Con il nostro studio abbiamo voluto capire se un minor numero di controlli per il cancro contribuisce ad aumentare i rischi in questo senso”, dice
Lorraine Lipscombe, ricercatrice principale dello studio ed endocrinologa presso il Women’s College Hospital.
Lo studio
Gli autori hanno preso in considerazione studi condotti tra il 1997 e il 2018 sui tassi di esami di screening raccomandati in adulti con diabete: mammografia per tumore al seno e test Papanicolaou (Pap) per tumore della cervice nelle donne e test per sangue nelle feci o colonscopia per tumore colorettale nei soggetti di entrambi i sessi.
Dei 37 studi inclusi nell’analisi, 21 provenivano dagli Stati Uniti, tre dal Canada e il resto da Europa, Medio Oriente e Asia. I campioni variavano in termini di dimensioni da 129 a 732.687 persone.
Complessivamente le donne diabetiche avevano il 24% in meno delle probabilità delle controparti senza diabete di sottoporsi a screening per tumore della cervice e il 17% in meno delle probabilità di screening per tumore al seno.
Quando il team ha analizzato i tassi di screening per cancro colorettale, le donne diabetiche avevano il 14% in meno delle probabilità di essere controllate, mentre gli uomini con e senza diabete presentavano tassi di adesione agli screening simili.
“La complessità e il tempo impiegato per gestire il diabete potrebbe implicare che medici e pazienti dimentichino o trascurino servizi preventivi di routine come gli screening per il cancro”, osserva Lipscombe. Non è chiaro, però, perché i tassi di screening per tumore del colon sono differenti solo per le donne, “Ci chiediamo se vi sia una percezione che il tumore colorettale è più comune negli uomini che nelle donne”.
Fonte: Diabetologia 2019
Vishwadha Chander
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)