La diagnosi del tumore al seno potrebbe essere effettuata ancora più precocemente se venisse confermata la scoperta di un gruppo di ricercatori del Weizmann Institute of Science di Rehovot in Israele, dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e dell’Università di Oslo. Lo studio, pubblicato su Scienze Signaling, ha infatti evidenziato, grazie all’analisi molecolare, un precoce meccanismo di alterazione cellulare su cui si potrebbe intervenire.
Il team ha infatti individuato marcatori molecolari (dei MicroRNA) del tessuto tumorale mammario che compaiono in una fase estremamente precoce della sua trasformazione neoplastica.
“Con lo studio dei meccanismi di sviluppo dei tumori – ha sottolineato Paola Muti, direttore scientifico IRE - aspiriamo a comprenderne tutti i passaggi e le modalità di trasformazione cellulare al fine di intervenire prima che il tumore si sviluppi.”
“La scoperta è stata possibile – ha spiegato Giovanni Blandino - anche grazie all’applicazione della tecnologia dei “microarray”, impiegata nell'analisi dei profili d’espressione genica e di miRNA, vale a dire nella valutazione di quali geni sono "accesi" e quali "spenti" in una determinata situazione. Questo sistema, disponibile nel nostro Laboratorio di Oncogenomica Traslazionale, permette oggi di studiare l'espressione di decine di migliaia di geni contemporaneamente e in tempi molto rapidi.”
Ed è proprio utilizzando questo tipo di tecnologie che i ricercatori del Regina Elena intendono proseguire sulla stessa linea di ricerca. L’obiettivo è quello di identificare altri miRNA e i meccanismi molecolari responsabili della trasformazione tumorale.