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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Influenza. Superato il picco, i casi cominciano a scendere. Fino ad oggi colpiti 4,7 milioni di italiani

immagine 25 gennaio - Diminuisce il numero di casi dopo aver raggiunto il picco epidemico nella seconda settimana del 2018 con un livello di incidenza pari a 14,5 casi per mille assistiti.  Nella terza settimana si mantiene comunque ancora ad un livello di “Alta intensità” pari a 13,1 casi per mille assistiti. IL BOLLETTINO INFLUNET.
L’influenza dovrebbe ormai aver superato la fase più critica raggiunta nella seconda settimana del 2018 quando, fatto il bilancio con gli ultimi dati aggiornati, l’incidenza aveva fatto il balzo al 14,5 per mille assistiti con ben 880.400 nuovi casi
 
Nella terza settimana monitorata infatti l’incidenza, pur rimanendo “Molto Alta” scende comunque al 13,1 per mille assistiti paragonabile a quella osservata nelle stagioni 2004-05 e 2009-10.
 
Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 794.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 4.728.000 casi.
 
La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui il livello dell’incidenza è pari a circa 40,3 casi per mille assistiti e quella tra 5 e 14 anni pari a 21,9. In queste fasce di età si osserva ancora un brusco aumento del numero di casi rispetto alla precedente settimana dovuto alla riapertura delle scuole dopo le festività natalizie.
 
Nella fascia di età 0-4 anni, invece, l’incidenza è pari a 40,33 casi per mille assistiti, nella fascia 15-64 anni a 11,09 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 5,80 casi per mille assistiti.
 
In tutte le Regioni italiane il livello di incidenza è pari o superiore a dieci casi per mille assistiti tranne nella P.A. di Bolzano.
 
Monitoraggio casi gravi e decessi accertati direttamente connessi con l’influenza
Oggi sono stati pubblicati gli ultimi dati relativi alle segnalazioni al ministero della Salute e all’Istituto superiore di sanità dei casi gravi e complicati di influenza confermata in laboratorio, le cui condizioni prevedano il ricovero in Unità di terapia intensiva (UTI) e/o, il ricorso alla terapia in Ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO).
 
Dall’inizio della sorveglianza (settembre) sono stati segnalati 381 casi gravi di influenza confermata ricoverati in terapia intensiva dei quali 64 sono deceduti. Nell’ultima settimana (3/2018) sono stati segnalati 18 casi gravi e 3 decessi, ma i dati sono in continuo aggiornamento. Per la prima volta dalla stagione 2009/2010 tutte le regioni, escluso il Molise, riportano la presenza di casi gravi confermati di influenza ricoverati in terapia intensiva.
 
Il 93% dei decessi (uno dei quali importato) si è verificato in soggetti di età superiore ai 25 anni. In sette casi i soggetti deceduti non presentavano condizioni di rischio preesistenti. In 28 (44%) casi è stato isolato il virus A/H1N1pdm09, in 27 (43%) casi il virus B e in 9 (13%) casi virus A/non sottotipizzati.
 
Dei casi gravi segnalati, il 60% di sesso maschile, con età media di 62 anni (0-94), l’87% presentavano almeno una condizione di rischio predisponente il complicarsi delle condizioni cliniche (diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, ecc). Sette casi gravi si sono verificati in donne gravide. Tutti i casi sono stati ricoverati in una Unità di Terapia Intensiva e/o subintensiva (33 hanno necessitato del supporto ECMO e 165 sono stati intubati).
 
In 149 (47%) casi gravi è stato isolato il virus A/H1N1pdm09, in 4 (1%) casi il virus A/H3N2, in 24 (8%) casi un virus A/non sottotipizzato e in 139 (44%) il virus B. Più della metà dei casi gravi è causato dal virus A/H1N1pdm09.
25 gennaio 2018
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