L’eziologia della psoriasi non è ancora chiaramente conosciuta e comprende tutta una serie di assunzioni che implicano meccanismi fisiologici complessi. Insieme alla predisposizione genetica, anche i disordini psichici e mentali e lo stress risultano giocare un ruolo centrale. Dall’altra parte la malattia porta un carico di sofferenza fisica, psicologica sociale ed economica, i cui effetti, protratti nel tempo, ostacolano il paziente nel vivere una vita piena: questo è il quadro che emerge dal simposio organizzato nell’ambito dei lavori della Sidemast in corso a Genova.
“La psoriasi è una malattia che può essere molto dolorosa e difficile da trattare, che ha un impatto significativo sulla vita di una persona, con comorbidità fisiche e psicologiche che interagiscono in una menomazione permanente. E’ quindi importante non solo curarla, ma interagire con il paziente affinché questi possa viverla al meglio, innalzando le proprie aspettative di qualità di vita”, è il commento della Presidente dei lavori e moderatrice del simposio
Aurora Parodi, Direttore della Clinica Dermatologica Ospedale S. Martino di Genova.
In Italia secondo le stime più recenti sono circa 2,5 milioni i malati affetti da psoriasi. La maggior parte delle persone affette da questa patologia (circa il 80 %) soffre di psoriasi a placche, nella forma lieve o moderata, mentre circa il 20% è colpito da una forma moderata-grave tale per cui, in alcuni casi, è necessaria l’ospedalizzazione. La psoriasi ha un grave impatto sulla qualità della vita del paziente, ma nonostante questo essa rimane spesso una patologia sottovalutata.
“E’ proprio su questo aspetto che bisogna vigilare – afferma
Antonio Costanzo, ordinario di Dermatologia all’Università Humanitas- la psoriasi è una grave malattia cronica che, se non trattata, può mettere i pazienti ad aumentato rischio di altre gravi condizioni di salute, tra cui malattie cardiache di una certa rilevanza. L’interleuchina IL-17A, è una citochina che svolge un ruolo chiave nel sostenere l'infiammazione sottostante alla psoriasi. I farmaci che si sono dimostrati più efficaci sono quelli che agiscono direttamente su questa proteina. A livello Ema, ad esempio, è stato da poco approvato, un nuovo trattamento, Ixekizumab, che evidenzia dati positivi con elevati livelli di scomparsa totale delle lesioni”. La ricerca va proprio in questa direzione: offrire al paziente cure che superino gli standard attuali e rispondano alle sue aspettative non solo di risoluzione delle placche ma anche di recupero di una soddisfacente qualità della vita dal punto di vista emozionale e relazionale.
Una malattia complessa, con ricadute anche relazionali, in cui lo stress gioca un ruolo specifico. Il legame fra stress e psoriasi è collegato al rilascio da parte delle terminazioni nervose di alcune molecole che, interagendo con le mast cells, portano ad un diretto aumento dell’infiammazione neurogenica. “In questo quadro, quindi, un approccio olistico al paziente, che integri biologia e medicina psicosociale, è fondamentale. - afferma
Anna Graziella Burroni, specialista in dermatologia e malattie veneree dell' ospedale San Martino di Genova e Presidente Sidep - Si deve costruire un rapporto basato sul dialogo Medico-Paziente con l’obiettivo di portare il malato ad un adeguato coping alla malattia”.
Fattori esterni e interni quindi – concludono i relatori - che embricati in una patologia spesso sottovalutata e dalle comorbidità fisiche e psicologiche, possono portare i pazienti a dover sopportare condizioni di vita molto dolorose che diversamente potrebbero essere evitabili.
Psoriasi a placche da moderata a grave
La psoriasi è una malattia immunitaria cronica che colpisce la pelle. Essa si verifica quando il sistema immunitario invia segnali difettosi che accelerano il ciclo di crescita delle cellule1. La psoriasi colpisce circa 125 milioni di persone in tutto il mondo, di cui circa il 20% soffre di psoriasi a placche moderata-severa.La psoriasi può verificarsi in qualsiasi parte del corpo ed è associata ad altre condizioni di salute gravi, come il diabete, le malattie cardiache e alcuni tumori. La forma più comune di psoriasi, la psoriasi a placche, è caratterizzata da chiazze rosse, ispessite, coperte da un accumulo bianco argenteo di cellule morte della pelle.