(Reuters Health) - Il team diretto da Groot Koerkamp del Erasmus University Medical Center di Rotterdam ha analizzato 13 studi, ognuno dei quali comprendeva pazienti naive al trattamento, di tutte le età, che hanno ricevuto una terapia di prima linea con FOLFIRINOX . Gli studi esaminati contavano un totale di 689 pazienti, di cui 355 (52%) con carcinoma pancreatico localmente avanzato.
Dei 13 studi di partenza, 11 con un totale di 315 pazienti, hanno riportato i risultati sulla sopravvivenza e sono stati utilizzati per una metanalisi sistematica. Si è così dapprima evidenziato che la sopravvivenza generale mediana, dopo l’inizio della terapia, variava da 10,0 a 32,7 mesi e la sopravvivenza mediana globale è stata di 24,2 mesi. Inoltre, la sopravvivenza mediana libera da progressione, variava da 3,0 a 20,4 mesi, con una mediana pool di 15,0 mesi.
Va precisato che, seppure non vi siano stati decessi, in 490 pazienti si sono verificati un totale di 296 eventi avversi di grado 3 o 4che sono stati attribuiti al regime di trattamento FOLFIRINOX. Inoltre, la percentuale di pazienti che hanno subito radioterapia o chemioradioterapia, variava dal 31% al 100% tra gli studi e la percentuale combinata dei pazienti che hanno ricevuto un trattamento di radioterapia era del 63,5%. Infine, in tutti gli studi, la percentuale di pazienti che sono stati sottoposti a resezione chirurgica variava da nessuno al 43%.
In conclusione, secondo gli autori delle revisione, data la sopravvivenza media 24,2 mesi ottenuta con il trattamento FOLFIRINOX, rispetto ai 5-13 mesi segnalati in uno studionel quale si impiegava la monoterapia con gemcitabina, questo trattamento a 4 farmaci appare promettente. Sono necessari tuttavia ulteriori studi randomizzati che possano definitivamente confermare che il regime chemioterapico a quattro farmaci FOLFIRINOX è in grado di prolungare in modo significativo, la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti con adenocarcinoma pancreatico metastatico. Solo dopo queste conferme il regime FOLFIRINOX potrà essere indicato come standard nel trattamento di prima linea.
Fonte: Lancet Oncol 2016
David Douglas
(Versione italiana quotidiano Sanità/Popular Science)