L’incidenza del tumore del rene, con 5.568 nuovi casi diagnosticati nell’ultimo anno in Italia, è in aumento. L’allarme arriva dal 13° Corso di Urologia Oncologica “Focus on Renal Cancer” in corso da oggi e fino al 1° maggio a Erici, in Sicilia.
La diagnosi di tumore del rene interessa annualmente 16,2 uomini ogni 100.000 e 6,8 donne su 100.000 con una forte variabilità tra le aree del Paese (è significativamente più frequente nel Nord Italia). Il tasso di mortalità si assesta invece a 4,7 casi ogni 100.000 negli uomini e a 1,6 nelle donne.
Si registra in compenso, una riduzione dei casi di tumore avanzato. Un dato spiegato “presumibilmente anche da una più efficace diagnosi precoce”, ha spiegato Gigliola Sica, Presidente del Comitato Scientifico della Società Italiana di Urologia Oncologica che ha organizzato l’incontro. “Sono sempre più frequenti infatti le forme iniziali, di piccolo volume, e quindi più facilmente curabili, scoperte “incidentalmente” in genere in occasione di ecografie addominali eseguite per cause diverse. Contestualmente - ha aggiunto - la mortalità è in riduzione grazie ai numerosi progressi clinici, soprattutto per quanto riguarda le nuove forme di terapia “biologica” per i carcinomi metastatici, fino a pochi anni fa “orfani” di cure efficaci in grado di prolungare la sopravvivenza degli ammalati in maniera significativa, come invece è possibile oggi. Il rilevante abbassamento dei tassi di mortalità e di aggressitività del cancro renale grazie a terapie biologiche mirate ci dà inoltre dimostrazione di quanto sia fondamentale il contributo dei ricercatori di base nella pratica clinica”, ha concluso.
28 aprile 2011
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