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Prof. Alain Carpentier padre ed inventore delle più moderne tecniche di chirurgia della valvola mitrale e delle protesi valvolari biologiche ed il
Prof. Jose Luis Pomar, già Presidente della Società Europea di Cardiochirurgia e celebre per i suoi studi sugli omotrapianti, hanno nobilitato ieri con la loro presenza l’atto ideato ed organizzato dai cardiochrurghi ,
Prof. Giuseppe Mazzesi e
Prof. Ernesto Greco della Cardiochirurgia del Policlinico Umberto I°.
Due i temi affrontati dai cardiochirurghi. Un progetto di training e formazione unificato a livello Europeo per le specialità medico chirurgiche e la necessità di gestire ed affrontare le nuove tecnologie emergenti per il trattamento della Terapia Chirurgica Valvolare Mitralica .
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Prof. Jose Luis Pomar, ha sottolineato la “necessità ormai improcrastinabile , come avviene da anni negli Stati Uniti, che l’Europa si doti di un programma unico di Formazione (Training for Resident) per i medici specializzandi nelle varie discipline Medico Chirurgiche” e, soprattutto, che ci sia da parte delle Istituzioni Europee la possibilità di “verificare e modulare il tipo di formazione che viene impartito e di formare e certificare i Tutors preposti all’ educazione (Teach the Teachers)” . Il Prof. Pomar ha affermato inoltre che “senza ombra di dubbio tra meno di 10 anni la figura del Cardiologo e del Cardiochirurgo non esisterà e sarà sostituita da un unico super specialista del cuore in grado di curare e diagnosticare le malattie cardiache con metodiche invasive e non …”
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Prof. Alain Carpentier , vero padre della cardiochirurgia valvolare mitralica a livello mondiale ed inventore delle tecniche utilizzate in tutto il mondo per la correzione dei vizi valvolari mitralici, ha emozionato i più di 100 medici presenti, con una panoramica sui momenti salienti della storia che ha portato alle sue innumerevoli invenzioni e idee nel campo della chirurgia valvolare . La Riparazione della valvola mitrale e la conoscenza profonda della fisiopatologia della malattia valvolare è legata da sempre al nome di Carpentier. È non è un caso che la Cardiochirurgia della Sapienza , che da sempre ha seguito le sue direttive e che oggi le applica anche con approcci mini-invasivi, abbia voluto organizzare intorno a lui questo evento . Il Prof. Carpentier ha inoltre valutato, a volte anche con spirit critico , l’avvento di innumerevoli nuove tecnologie per la terapia della patologia mitralica . “Ogni nuova Tecnica o Tecnologia che viene introdotta nel campo della medicina specilaistica “ , ha detto tra l’altro il celebre Cardiochirurgo, “Lègion de Honneur” in Francia , “deve non solo poter essere realizzabile dallo specialista ma soprattutto contribuire a migliorare effettivamente il risultato finale della cura del paziente “ .
Carpentier ha infine trasmesso un messaggio di incoraggiamento e di fiducia ai molti giovani presenti che si affacciano ora al difficile percorso della Specialità Cardiologica e Cardiochirurgica esortandoli a seguire e a migliorare la strada tracciata in tutti questi anni con difficoltà dai pionieri di questa disciplina.