Milioni di persone, nel mondo, non riescono ad accedere alla radioterapia per il trattamento di tumori come quelli del seno e della prostata.
E tutto ciò per una mancanza di investimenti nei servizi legati alla radioterapia.
E` questo l`allarme lanciato dalla Commissione internazionale sull`accesso alla radioterapia, pubblicato da
Lancet Oncology, e contemporaneamente presentato ai partecipanti dell`European Cancer Congress di Vienna 2015.
La Commissione, guidata dal professor
Rifat Atun, della Harvard School of Public Health di Boston, ha stimato che un accesso globale ai servizi di radioterapia potrebbe salvare 27 milioni di vite entro il 2035 e aumentare l`impatto positivo sulle economie sanitarie dei Paesi a medio reddito o emergenti dagli attuali 278 miliardi di dollari a 365 miliardi per oltre 20 anni.
Secondo quanto riferito dalla Commissione, entro il 2035, saranno 12 milioni le persone nel mondo che potranno beneficiare di 204 milioni di frazioni di radioterapia. Nonostante la portata economica del problema, I membri della Commissione sono concordi nel definire la radioterapia costo-efficace e di basso costo, se comparata con i prezzi molti alti di molti nuovi farmaci per il cancro.
“Il lavoro della Commissione – ha dichiarato Rifat Atun – ha chiaramente dimostrato che I servizi di radioterapia non solo devono essere aumentati nei Paesi di medio reddito e in via di sviluppo come servizi essenziali, sicuri e di alta qualità, ma anche che questo incremento è fattibile ed è associato a un investimento altamente costo-effettivo”.
Il problema dell`accesso alla radioterapia sembra particolarmente evidente in Africa, dove in molti Paesi virtualmente non esiste e in 40 di essi è accessibile a pochi pazienti.
Ma anche i Paesi ad alto reddito pro-capite come Canada, Australia e Regno Unito devono fare meglio in termini di preparazione degli staff dedicati a questo servizio.
La Commissione ha individuato sei obiettivi da conseguire entro il 2025:
1. La radioterapia deve entrare nel piano terapeutico dell`80% dei Paesi del mondo.
2. Ogni Paese a medio reddito pro-capite o in via di sviluppo deve creare un nuovo centro il per il trattamento dei pazienti e per il training degli operatori.
3. L`80% di questi Paesi dovrà includere la radioterapia nell`offerta terapeutica al paziente.
4. I trattamenti radioterapici dovranno aumentare del 25%.
5. I Paesi a medio reddito e in via di sviluppo dovranno formare 7.500 radio-oncologi, 2.000 tecnici, 6.000 dottori in fisica medica.
6. Per questi Paesi dovranno essere stanziati 46 miliardi di dollari, allo scopo di far fronte agli investimenti necessari.
Marco Landucci