“I recenti episodi in cui l’Agenzia del Farmaco e il Ministero della salute sono intervenuti per modificare o interrompere l’impiego di alcuni farmaci sottolineano, per diverse ragioni, l’importanza di arrivare in tempi rapidi alla creazione del dossier farmaceutico aggiornato dal farmacista previsto, già nel 2013, dal cosiddetto Decreto Cresci Italia”, sottolinea il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, senatore
Andrea Mandelli.
Il riferimento è alla nota informativa diramata lo scorso 7 agosto a proposito dei medicinali da banco contenenti diclofenac e al più recente provvedimento del Ministero della salute che proibisce le preparazioni galeniche a base di alcuni principi attivi impiegate nel trattamento dell’obesità grave.
“In entrambi i casi si è dovuto intervenire in via cautelare senza però disporre dei dati relativi alla tipologia del consumo del ricorso a questi medicinali” spiega Andrea Mandelli. “Il servizio farmaceutico, la rete della farmacie, a oggi fornisce già dati importanti sul consumo dei medicinali nel territorio, ma soltanto con l’introduzione del dossier, cioè con la registrazione della storia del singolo paziente, sarebbe possibile individuare con chiarezza se il ricorso è appropriato, se se ne fa un uso eccessivo o anche se invece l’uso è irrazionale per difetto”.
La Federazione ha sempre sottolineato nella sua attività di formazione e informazione dei farmacisti i rischi insiti in alcune terapie “ma i rischi vanno rapportati alle condizioni del paziente e, quindi, ai benefici che se ne possono trarre. Poter disporre dei dati raccolti nel dossier consentirebbe di meglio mirare tutti i provvedimenti a tutela della sicurezza del paziente, così come i trattamenti e, allo stesso tempo, rendere ancora più utili le segnalazioni di eventi avversi, in quanto sarebbe possibile meglio delineare il quadro del paziente in cui si sono verificate. Mi auguro che il fascicolo sanitario elettronico e il dossier farmaceutico vengano finalmente realizzati: sono uno strumento fondamentale anche e in primo luogo per la sicurezza dei cittadini” conclude Andrea Mandelli.