Se fino a ieri si pensava che in un cuore umano dopo la nascita la capacità proliferativa delle cellule muscolari cardiache (i cardiomiociti) venisse persa, oggi uno studio pubblicato su
Pnas sembrerebbe smentirlo: il cuore umano – nei neonati, nei bambini, e negli adolescenti è capace di generare nuove cellule, e non solo di accrescere quelle già esistenti. La scoperta, effettuata dai ricercatori del Children's Hospital di Boston, potrebbe essere utile nella riparazione del muscolo cardiaco dopo un danno.
“Per oltre 100 anni gli scienziati hanno dibattuto sul fatto che il tessuto muscolare del cuore umano potesse venire generato anche dopo il parto, o se invece le cellule che lo compongono dopo il parto si potessero soltanto ingrandire”, ha commentato
Bernhard Kühn, ricercatore del dipartimento di Cardiologia dell’ospedale statunitense. “Alcuni recenti studi sui pesci zebra e sui topi sembravano suggerire che in effetti in alcuni animali la divisione dei cardiomiociti potesse continuare. Eppure, per molti anni la comunità scientifica ha continuato a rifiutare l’idea che ci fossero altri modi in cui il cuore umano può crescere dopo la nascita, oltre all’accrescimento delle cellule già esistenti”.
Per questo nel 2009 Kühn e il suo team hanno cominciato la ricerca che li ha portati all’importante risultato. Per ottenere la conferma della proliferazione, gli scienziati hanno raccolto campioni di cuori di persone di età compresa tra 0 e 59 anni: attraverso numerosi metodi di analisi diversi, hanno così potuto documentare che le cellule di questi muscoli continuavano in effetti a dividersi dopo la nascita, aumentando in maniera significativa la popolazione cellulare del cuore. Secondo la ricerca, in particolare, le unità biologiche vengono rigenerate di più durante l’infanzia, superata la quale il processo vede un rallentamento, e la crescita riprende solo nell’adolescenza, terminando intorno all’età di 20 anni. Ciò vuol dire che potenzialmente bambini e adolescenti hanno la capacità di aumentare la proliferazione cellulare per rigenerare parti danneggiate del loro muscolo cardiaco.
Il risultato potrebbe essere utile in futuro per il trattamento dell’infarto e di altri problemi al cuore, ma non solo: potrebbe anche aiutare a comprendere meglio alcune patologie del muscolo (come le cardiomiopatie) che colpiscono i giovani, e in cui una proliferazione anomala dei cardiomiociti potrebbe giocare un ruolo importante.