17 aprile -
L'epatite B è una malattia infiammatoria del fegato causata da HBV. Come HIV (il virus che causa l'AIDS), HBV si trasmette principalmente per contatti ematici.. La sintomatologia è di solito lieve e simile all'influenza: mancanza di appetito, nausea, affaticamento, dolori muscolari e alle giunture, febbre lieve.
La malattia in numeri
Circa il 95% degli adulti immunocompetenti che si infettano con HBV sviluppano un’epatite acuta che si risolve spontaneamente entro sei mesi e rende il paziente immune da successive infezioni
Circa il 30% dei pazienti presentano urine scure, pelle e occhi giallastri (ittero) e feci chiare. Alcuni pazienti (meno del 2% dei casi di epatite acuta) hanno un decorso della malattia più severo e possono morire di epatite fulminante entro un breve lasso di tempo.
Circa il 5% degli adulti e più del 50% dei bambini al di sotto dei 5 anni colpiti da epatite B non sono in grado di eliminare il virus entro sei mesi e diventano malati cronici e portatori di epatite B. Di solito una persona con epatite B cronica non ha segni o sintomi dell’infezione e può trasmetterla ad altri senza saperlo. In gran parte dei pazienti, l'epatite B continua il suo attacco silenzioso del fegato, fino a causare cirrosi o cancro del fegato. Secondo le stime dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS), ci sono più di 300 milioni di pazienti cronicamente infetti da HBV nel mondo e circa 1 milione di questi muore ogni anno principalmente a causa di cirrosi e/o cancro del fegato.
La terapia
Come accennato prima, l’epatite B acuta nell’adulto tende ad auto-risolversi nella maggioranza dei casi e nessun trattamento anti-virale specifico viene di solito utilizzato. Per l'epatite B cronica, i trattamenti includono l’interferone e/o farmaci antivirali (analoghi dei nucleosidi) che si somministrano per via orale. Purtroppo, solo una piccola percentuale dei pazienti risponde al trattamento con l’eliminazione permanente del virus.
La prevenzione
Esistono vaccini per l'epatite B molto sicuri ed efficaci, che sono in grado di prevenire l’infezione, ma purtroppo non di curare una persona già ammalata.