Torna la paura per la febbre suina. In Sardegna, nella provincia di Ogliastra, è stato infatti riscontrato un sospetto caso di influenza H1N1. Ad essere stato contagiato dal virus, secondo quanto riportato dalla stampa locale, sarebbe un uomo di 46 anni, trasferito a Milano per accertamenti. Le sue condizioni sono migliorate, riferisce una nota della Regione spiegando che "vista la gravità delle condizioni e il rapido decorso della malattia, sono stati applicati i protocolli previsti, inviandolo a Milano, che assieme a Palermo è uno dei due centri nazionali di referenza".
La Regione comunque assicura che "in Sardegna non esiste alcun rischio di pandemia o epidemia da influenza H1N1 e la Regione è attrezzata per la diagnosi e l’eventuale cura dei pazienti. È normale che il ceppo sia riapparso, dato che circola dal 2009, e la sua virulenza è pari o anche inferiore rispetto ad altri tipi di influenza che stanno circolando in queste settimane anche nell’Isola".
"In ogni caso, il vaccino in distribuzione dal 2010 ed è raccomandabile assumerlo soprattutto se si fa parte di una categoria di quelle considerate a rischio (cardiopatici, anziani, bambini)", precisa la nota regionale diffusa a termine di un primo vertice convocato stamani per fare il punto sul sospetto caso di influenza H1N1. All’incontro hanno preso parte medici e specialisti del Policlinico dell’azienda ospedaliera di Cagliari, che “già in passato, grazie a un sistema diagnostico avanzato, hanno gestito casi simili anche di altri febbri virali (West Nile, Sars, Aviaria)”.
"La riunione - spiega ancora la nota della Regione - è servita per stabilire le modalità operative di intervento se dovessero verificarsi altri casi". “Siamo attrezzati non solo per affrontare l’emergenza che al momento non esiste – ha puntualizzato l’assessore alla Sanità, Simona De Francisci – ma anche per i casi meno gravi che potranno essere gestiti dalla Asl di Sassari e dal Brotzu di Cagliari. Inoltre, viste le competenze presenti, siamo in grado di effettuare una diagnosi in poche ore”.
L’assessore ha poi voluto lanciare un appello alla popolazione e ai medici di base: “Per evitare di intasare i Pronto soccorso, specie quelli di periferia, è necessario prima rivolgersi al proprio medico di famiglia all’insorgenza di sintomi influenzali. Sarà lui poi a verificare l’eventualità di contattare l’ospedale di riferimento”.