11 aprile -
“Con le misure presentate stamane le istituzioni regionali cercano di prendere di petto la questione delle liste d’attesa nel Lazio. E’ il segno di una Regione forte, non soltanto capace di uscire dal commissariamento, ma anche determinata a prendere sul serio le esigenze concrete dei cittadini. Siamo consapevoli della difficoltà degli obiettivi che ci siamo posti, ma metteremo tutto l’impegno necessario per affrontare i problemi e per cercare di risolverli”. A parlare è
Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio e componente della Commissione Politiche sociali e salute.
“Il primo passo molto importante – spiega Petrangolini - è il piano per consentire a tutti di accedere a visite ed esami mediante medici di famiglia, ospedali e specialisti. In pratica, entro il 2017 tutte le agende relative alle prestazioni di primo accesso dovranno essere configurate per criteri di priorità, dalla più urgente alla meno urgente, e gestite dai medici di medicina generale. Sarà possibile distinguere tra le prenotazioni di primo accesso e quelle per i controlli successivi. Nel secondo caso saranno lo stesso medico specialista o la struttura di riferimento dove si è in cura a gestire la prenotazione del paziente mediante accesso diretto al sistema o tramite sportello CUP aziendale”.
“La seconda cruciale novità – continua Petrangolini - sarà la gestione trasparente e condivisa delle agende di prenotazione. Questo significa che le strutture sanitarie dovranno collaborare sempre di più mettendo in comune i propri dati e sarà sempre possibile avere il quadro delle attese da parte dei Sistemi informativi regionali e delle disponibilità da parte del Recup e dei medici prescrittori. Inoltre, i calendari delle agende non potranno mai essere chiusi. Tutto questo significa che le agende per le prenotazioni si trasformano in uno strumento di lavoro efficace che potrà rendere effettivo il diritto di accesso a tutto vantaggio dei cittadini”.
“Fin qui abbiamo parlato di un piano che richiede dei tempi di realizzazione che dipendono anche dalla buona volontà di tutti gli operatori. Ma la Regione – aggiunge Petrangolini - prevede pure degli interventi molto concreti per fronteggiare i ritardi su prestazioni particolarmente richieste dai cittadini. Mi riferisco, in primo luogo, agli esami ecografici, per i quali è previsto l’assorbimento delle attuali code – la cifra è pari a 66mil persone – in 12 settimane con l’aumento dell’orario di lavoro fino alle 22 nei giorni infrasettimanali e ai giorni festivi. L’altro intervento riguarda l’abbattimento dei tempi di attesa sulle visite specialistiche più critiche – oculistica con 52mila persone in attesa, cardiologia con 35mila e dermatologia con 25mila – con la stessa modalità di estensione dell’orario. In entrambi i casi l’investimento è pari a 5 milioni di euro che vanno dalla Regione alle Aziende sanitarie”.
“Infine – conclude Petrangolini – l’insieme di queste attività sarà sottoposto ad un attento monitoraggio, anche esterno, attraverso l’istituzione di osservatori sulle liste di attesa e il coinvolgimento dei soggetti della società civile e della cittadinanza come i sindacati, le rappresentanze degli utenti e le associazioni dei malati. Il fatto di contare anche sull’apporto dei soggetti direttamente interessati mi pare una ulteriore garanzia della serietà dell’impegno della Regione”.