11 febbraio -
Gentile Direttore,
le vorrei porre una questione su una grave ingiustizia. La questione è relativa al decreto emesso dalla Reggio Emilia in data 14 Dicembre 2015 (
GPG/2015/2270), nel quale si avvisavano i vincitori del concorso di cui in oggetto, dell'esistenza di 28 sedi Sub judice, raggruppate in tre elenchi per motivi diversi di giudizio. Tra queste, l'elenco 2 conteneva n. 6 sedi farmaceutiche relative alla provincia di Reggio Emilia, richieste in prelazione ai comuni.
Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 3867/ 2013 annullava il provvedimento provinciale di concessione delle 6 sedi in prelazione ai comuni, e la sentenza stessa veniva quindi impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione. La questione che volevamo porre in esame nasce dal fatto che abbiamo potuto appurare solo due giorni fa che in effetti il giudizio della Corte di Cassazione in merito alle 6 sedi in oggetto è stato già emesso il 3 Novembre 2015, e la sentenza registrata già il 24 Novembre, dando definitivamente torto ai comuni.
Essendo il decreto stato emesso il 14 Dicembre, quindi in data successiva alla conclusione della sentenza della Corte di Cassazione, mi domando come la Regione si pone di fronte all'infondato condizionamento mantenuto riguardo le 6 sedi in tabella 2, dei vincitori in fase di interpello, quest'ultimo a sua volta iniziato in data 10 Gennaio
Sicuramente io come molti colleghi, che abbiamo partecipato a questo concorso e ci siamo posizionati in graduatoria con un punteggio relativamente importante, abbiamo escluso queste sedi temendo di perdere la titolarità in seguito ad un giudizio negativa da parte della Cassazione. Quindi negando a molti farmacisti la possibilità di avere magari una sede migliore di quella che gli è stata assegnata.
Diversa sorte hanno avuto i colleghi che si trovavano in fondo alla graduatoria, che quindi si sono trovati costretti a inserire anche le sedi Sub judice, i quali hanno beneficiato di questo condizionamento da parte della Regione e si sono ritrovati ad avere assegnate sedi importanti fuori dalla loro portata.
Mi chiedo dove sta in questo il concetto di merito?
Inoltre la cosa che di più mi rammarica, caro Direttore è che avendo posto questi miei dubbi sulla regolarità dell'interpello, e del motivo, per cui noi candidati non siamo stati avvisati in tempo da parte della Regione Emilia della variazione della Tabella 2 che doveva essere eliminata tra le sedi Sub judice. La Regione Emilia Romagna mantiene il totale riservo. Ho inviato pec e email al Urp e alla Regione è non ho avuto nessuna risposta.
Le chiedo di aiutarmi a fare chiarezza su questa vicenda.
Rita Morabito
Farmacista