11 novembre -
Gentile direttore,
in risposta all’articolo
del 9 novembre a firma di Francesco Medici (Consigliere nazionale Anaao) intendo fare alcune dovute e necessarie precisazioni, dimostrando tutto quanto ha fatto la Regione con numeri e dati alla mano. La Regione Lazio, dopo l’annuncio a sorpresa di Papa Francesco sulla indizione del Giubileo della Misericordia ( fine Marzo c.a) non si è fatta cogliere di certo impreparata.
Infatti i primi giorni di Aprile ha presentato una relazione al Mef e al Ministero della Salute circa gli interventi ritenuti necessari per affrontare le esigenze sanitarie di milioni di pellegrini previsti in arrivo nella Città di Roma durante l’anno Giubilare.
Sostanzialmente gli interventi predisposi dalla Regione Lazio si sono concentrati su tre aspetti principali.
1) Interventi di adeguamento e potenziamento Pronto soccorsi e Terapie Intensive.
La regione ha chiesto ed ottenuto un anticipo di finanziamento per 35 milioni di euro per lavori di adeguamento di 12 Pronto soccorsi della Città di Roma e per il potenziamento di oltre 120 Posti letto afferenti all’area critica ( medica d’Urgenza, Terapie Intensive, UTN, Breve osservazione , medicina d’Urgenza). Per quanto riguarda il San Camillo sono stati approvati lavori di adeguamento e potenziamento per circa 4 milioni ( circa il 12% del totale dei finanziamenti). Vista la necessità di predisporre interventi in un arco di tempo decisamente ristretto ( entro fine Novembre) è stato deciso di procedere ad approvare progetti che tenessero conto oltre che delle effettive esigenze anche della necessità di concludere i lavori in tempo per l’inizio dell’anno Giubilare.
2) Potenziamento dotazioni organiche personale
Una delle prime misure messe in atto dalla regione Lazio, è stata quella di potenziare il personale da dedicare ai dipartimenti di emergenza ed urgenza. Infatti la regione Lazio, nell’ambito della sua autonomia ( ( il 4 Agosto 2015 è stato emanato il DCA n°412/15) che ha modificato la percentuale del Turn Over dal 15% al 30% aumentando la possibilità assunzionale, passata dalle circa 100 deroghe del 2014 alle 290 deroghe del 2015. L’aumento delle deroghe ha comportato da parte della Regione uno stanziamento nel bilancio del SSR di oltre 14.000.000 di €. Oltre all’aumento della percentuale delle deroghe la Regione ha chiesto ed ottenuto la possibilità di un piano assunzione in deroga alla normativa nazionale in materia, per l’assunzione per l’intero anno Giubilare di 578 Unità di personale ( legge 125/2015, art.9 quinques). In particolare le 578 Unità di personale sono state cosi ripartite :
►378 Unità di personale da dedicare ai Dipartimenti di emergenza ed urgenza di I e II Livello,
►200 Unità di personale da dedicare al potenziamento dell’ARES 118.
Le 378 Unità di personale ed i relativi profili professionali da assumere sono stati decisi congiuntamente alle direzioni generali attraverso incontri specifici.
3) Predisposizione Piani emergenza sanitaria per il Giubileo
Con l’emanazione del DPCA del 4 settembre 2015 la Regione Lazio partecipa ai lavori di predisposizione delle diverse misure poste in essere dal sopracitato DPCM all’interno della Segreteria tecnica del Giubileo. Per quanto di sua competenza ( Sanità) in accordo con la STG ed ARES ha predisposto diversi piani di emergenza sanitaria per le “giornate evento” e per i percorsi giubilari per l’intera durata dell’evento giubilare. Tale attività affidata interamente ad ARES è stata possibile in quanto la regione Lazio ha previsto l’assunzione di 200 Unità di personale , il rinnovo del parco autombulanze con l’acquisto di circa 100 nuove ambulanze e l’acquisto ed ammodernamento di strutture quali i Punti medici avanzati. Lo sforzo finanziario aggiuntivo a cui la Regione ha dovuto far fronte è stato di ulteriori circa 30 milioni di euro.
Il Totale di costi previsti per tutti gli interventi sanitari per il Giubileo ammontano pertanto a circa 93 milioni di euro, che in considerazione della scarsità di risorse a disposizione rappresentano un sforzo per la regione Lazio non di poco conto.
In merito ai contenuti, che giudico pretestuosi e poco veritieri, per quanto sopra illustrato, intendo in particolare fare alcune considerazioni di contesto sul Giubileo e sull’
Azienda San Camillo Forlanini di Roma. Le condizioni sia di carattere temporale che economiche rispetto al precedente Giubileo ( anno 2000) sono di gran lunga molto differenti da quello del 2015. Un solo dato per rendere l’idea, per il Giubileo del 2000 il Governo stanziò oltre 3.500 miliardi di Lire pari a circa 1,7 Miliardi di €, per il solo San Camillo furono stanziati oltre 150 miliardi di lire ( circa 80 milioni di €) per la costruzione della “Piastra” e la ristrutturazione dei padiglioni attigui alla stessa. E’ noto come i problemi strutturali del Pronto Soccorso del San Camillo certamente non possono essere affrontati con lavori di pochi mesi. L’intero progetto della Piastra cosi come quello del pronto soccorso ha necessità di essere rivisitato.
In particolare per quanto riguarda il San Camillo sono state assegnate 119 Unità di personale di cui 35 a tempo indeterminato (12% del totale) e 84 a tempo determinato ( 22% del totale). Complessivamente l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini nel corso del 2015 potrà contare su un potenziamento di organico pari a 133 Unità di personale. Nel corso del 2015 inoltre al fine di garantire una adeguata governance delle strutture complesse sono stati autorizzati concorsi nazionali per dirigenti di II Livello ( primari) per le strutture afferenti all’area dell’emergenza. In particolare è stato autorizzato l’assunzione del titolare della UOC Pronto soccorso e medicina d’Urgenza che risultava essere assente da oltre tre anni. L’assegnazione di 133 Unità di personale ad una Azienda che ogni hanno presenta un deficit superiore ai 150 milioni di euro ( il deficit più elevato a livello nazionale) è una assunzione di responsabilità da parte della Regione, consapevole che il San Camillo grazie alle tante professionalità presenti rappresenta un punto di riferimento per la sanità di Roma ma anche per l’intera sanità regionale.
Alessio D'Amato
Responsabile Cabina di Regia della Sanità regionale