12 aprile -
Gentile Direttore,
quella con i fisioterapisti è una brutta vicenda italiana, che dura da ormai 15 anni, se non oltre, da quando sono nate le Scienze Motorie, mai accettate dalla Fisioterapia. Al punto di far pressioni politiche per ottenere un comma fortemente discriminatorio all'interno del Decreto attuativo delle Scienze Motorie con cui si è voluto ribadire, del tutto pleonasticamente, che le Scienze Motorie non conferissero funzioni di cui alla professione medica o quelle sanitarie esistenti e ad essa sottoposte (comma 7, art. 2 D.Lgs. 178/98).
Sono il presidente nazionale dell'Associazione Dottori in Scienze Motorie (DMSA) e ho curato personalmente presso il Ministero della Salute con il Segretario Nazionale DMSA Giorgio Pasetto il
documento ministeriale di cui al Tavolo Tecnico Scienze Motorie/Fisioterapia, credo quindi di poterLe riferire con cognizione di causa in merito all'oggetto.
I nostri associati ci informano sistematicamente degli articoli e/o delle lettere che appaiono su
Quotidiano Sanità inerenti la vituperata questione "Scienze Motorie/Fisioterapia", a quanto pare non affatto risolta nonostante la firma condivisa di un documento comune tra le parti che speriamo porti presto a Linee Guida nazionali secondo uno specifico Accordo Conferenza Stato Regioni.
Negli ultimi giorni sono apparsi articoli sulla Fisioterapia che, ancora una volta Direttore, come Associazione nazionale di Categoria delle Scienze Motorie non ci trovano concordi.
In merito alla "Giornata nazionale della Fisioterapia" infatti, i fisioterapisti assurgerebbero, secondo l'articolo, ad assumere funzioni che non sono proprie. Se è vero infatti che per Legge, ai laureati in Scienze Motorie non competono le funzioni della Fisioterapia, è vero anche il contrario: e ossia che alla Fisioterapia non competono le funzioni di cui alle Attività Motorie Adattate c.d. "APA", sempre sancite dalla normativa vigente, D.Lgs. 178/98, art. 2, lettera B).
Tali "APA", oltre ad essere state ampiamente trattate presso il tavolo tecnico ministeriale istituito presso il Ministero della Salute dal 2011, non rientrano neppure, ovviamente, nel profilo professionale dei fisioterapisti disciplinato dal D.M. 741/94.
Quindi Direttore, quando leggiamo che i fisioterapisti si preoccupano perché 100.000 laureati a loro dire, alludendo ovviamente a quelli in Scienze Motorie sarebbero degli "abusivi" della Fisioterapia, a nostra volta potremmo dire il contrario e ossia che i 50.000 fisioterapisti, oggi ormai alle prese con la spending review e i tagli alla sanità stanno cercando di approdare da tempo alle Attività Motorie Adattate (APA) poiché queste, non essendo sanitarie, conferirebbero, secondo loro, maggior campo d'azione svincolandoli così dalla Prescrizione medica.
Abbiamo le prove di ciò, non sono illazioni.
Questa auto-attribuzione delle "APA" da parte della Fisioterapia, non solo va contro le Leggi vigenti ma va anche a creare nocumento alla Categoria dei laureati in Scienze Motorie, che vedono nelle APA non solo la propria professione bensì anche l'unica reale e concreta possibilità di impiego.
Sarebbe bene quindi specificare che "Fisioterapia" e "Attività Motorie" Adattate, sono discipline assolutamente differenti e non assolutamente "intercambiabili" o sovrapponibili come magari alcuni fisioterapisti, oggi un po' in difficoltà, desidererebbero.
La Fisioterapia resta una disciplina sanitaria che NON conferisce funzioni di carattere sportivo-motorio propriamente detto tanto da essere utilizzata infatti quale indirizzo di tipo medico-sanitario, le Scienze Motorie invece, non-sanitarie si occupano della Prevenzione generale e specifica, del recupero e del mantenimento della migliore efficienza fisica, anche nei soggetti diversamente abili e nelle diverse specificità di genere.
Concludendo, si ravvisa che anche ciò che è emerso dal Tavolo tecnico ministeriale, riguarderà l'apposito programma di Salute secondo successive "Linee guida nazionali Ministeriali" all'interno di quelle strutture destinate unicamente ai laureati in Scienze Motorie che saranno definire "palestre etiche" bensì, occorre specificare, che al di fuori di esse, le comuni palestre dirette da laureati in Scienze Motorie, resteranno invece disciplinate dal D.Lgs. 178/98 il quale, se da un lato vieta, pleonasticamente, la professione medica ai LSM, dall'altro sancisce ben esaustivamente che le Attività Motorie Adattate (APA) sono di competenza delle Scienze Motorie, ne' della Medicina, ne' tanto meno della Fisioterapia.
Dr. Luca Barbin
CEO of D.M.S.A. - Italian National Health Science & Sport Association