25 settembre -
Gentile Direttore,a nome del Centro Operativo HTA della Regione Toscana, desideriamo sottolineare un aspetto che, a nostro avviso, è essenziale riguardo ai report sui singoli dispositivi che il nostro organismo elabora: la trasparenza sul web dei documenti stessi. Il tema è oggettivamente controverso essendo differenti le posizioni assunte dai differenti organismi che operano nei vari settori. Sono “trasparenti”, oltre all’HTA della Regione Toscana, EMA per i farmaci a livello europeo, la FDA per farmaci e dispositivi negli US, il KCE del Belgio per i dispositivi, l’Australian Government Department of Health and Aged Care per l’Australia, il CADTH del Canada, Pharmac per la Nuova Zelanda, il NICE per farmaci e dispositivi nel Regno Unito (questi ultimi 4 organismi partecipano alla AUS-CAN-NZ-UK Collaboration; vedasi URL
https://www.nice.org.uk/news/articles/international-health-technology-assessment-collaboration-expands ). Non sono trasparenti gran parte delle strutture italiane di HTA regionale sui dispositivi medici, la HAS operante in Francia sui dispositivi, la AIFA stessa per i farmaci italiani, i cui report sono infatti secretati.
Questa breve lettera intende sollevare un qualche dibattito in materia soprattutto in questa fase in cui, sotto il coordinamento di Agenas, le HTA regionali sono in netta fase di sviluppo. Infine, sono gradite osservazioni e integrazioni qualora la presente lettera contenga eventuali imprecisioni.
Andrea MessoriSabrina TrippoliValeria FaddaClaudio MarinaiCentro Operativo e Commissione HTARegione ToscanaFirenze