Ridurre la compresenza di pazienti nelle sedi dei Servizi riorganizzando le attività e sospendere le attività di gruppo. Ai pazienti in trattamento con farmaci agonisti di allungare il periodo di affidamento del farmaco, anche fino ad un mese (DPR 309/90 e successive modificazioni). Limitare al necessario la frequenza dei controlli tossicologici su matrice urinaria, privilegiando eventualmente le indagini su matrice cheratinica.
E ancora, ridurre l’utilizzo di strumenti a rischio di contaminazione come l’alcohol breath test/etilometro e utilizzarli sono dopo adeguata sanificazione (es. con salviette monouso a base idroalcolica), procrastinare gli incontri di verifica ai pazienti inseriti presso le Comunità Terapeutiche e adottare un monitoraggio per via telefonica e, laddove possibile, attraverso modalità di videoconferenza e garantire l’assistenza ai pazienti tossico ed alcol dipendenti ristretti nelle carceri con le dovute precauzioni, anche per ridurre il senso di isolamento dei pazienti detenuti. Sono solo alcune delle raccomandazioni formulate da FederSerd per prevenire il virus negli ambulatori delle carceri e nei servizi per le Dipendenze.