Il sindacato autonomo maggiormente rappresentativo per la dirigenza delle sanità è l’Anaao Assomed con 18.205 deleghe pari al 24,41% in termini di rappresentatività, quello del comparto è la Fp Cgil con 63.663 deleghe con il 23,14% medio di deleghe.
Sono questi i sindacati in testa alle rilevazioni Aran, pubblicate oggi, per il triennio contrattuale 2019-2021, sull’accertamento provvisorio della rappresentatività delle Organizzazioni sindacali nelle aree e nei comparti di contrattazione.
Provvisorio perché non è stato ancora stipulato il contratto nazionale quadro di definizione dei comparti e delle aree di contrattazione per il triennio 2019-2021, dopodiché si potrà procedere, spiega la stessa Agenzia, all’accertamento definitivo sulla base dei comparti e delle aree individuate.
Per quanto riguarda l’area dei sindacati della dirigenza medica e sanitaria, in totale le delghe sono state 74.573 (-4751 rispetto alla precedente rilevazione). Oltre l’Anaao sono rappresentativi altri nove sindacati. Nell’ordine: Cimo con 8.985 deleghe (12,05% di rappresentatività), Aaroi Emac con 7.745 deleghe (10,39%), Fassid con 7.365 deleghe (9,88%), Fp Cgil con 6.453 (8,65%), Fvm con 6.273 (8,41%), Uil Fpl con 4.734 (6,35), Federazione Cisl medici con 4.592 (6,16%) e Fesmed con 4.272 (5,73%).
Esce dalla rappresentatività con il 4,11% (al di sotto quindi della soglia del 5%), perdendo rispetto allo scorso accertamento l’l’1,53% l’Anpo Ascoti Fials medici.
Per il comparto sanità le delghe totali sono state 284.068 (+8.155 rispetto alla scorsa rilevazione). Assieme alla Fp Cgil ci sono, sempre nell’ordine di rappresentatività: Cisl Fp con 61.692 deleghe (con una media deleghe 22,45%), Uil Fpl con 52.598 deleghe (18,83%), Fials 32.335 deleghe (11,43%), Nursind26.987 (9,15%) e Nursing Up 24.550 (7,34%), questi ultimi due sindacati autonomi dell’area infermieristica.
Anche in questa sezione esce dalla rappresentatività l’Fsi che raggiunge per il contratto 2019-2021 il 3,87% e perde quindi rispetto al 2016-2018 il 2,06 per cento.
Rispetto alla scorsa tornata contrattuale (2016-2018) le differenze tra i sindacati della dirigenza vedono un aumento dell’1,03% della rappresentatività dell’Anaao (che però perde 337 deleghe), dell’1,02% della Cimo (che guadagna 237 deleghe), dello 0,57% dell’Aaroi Emac (-42 deleghe), dell’1% dell’Fvm (+392 deleghe), dello 0,7% della Uil Fpl (+ 269 deleghe) e dello 0,34% della Federazione Cisl medici (-25 deleghe). Al contrario sono in calo Fassid (-0,9%) con 1.188 deleghe in meno, Fp Cgil (-0,66%) con meno 930 deleghe e Fesmed (-0,17%) con meno 408 deleghe.
Se si confrontano le deleghe in valore assoluto, dunque, per ciascun sindacato sono in positivo solo Cimo, Fvm e Uil Fpl mentre gli altri sindacati registrano il segno meno.
Nel comparto aumentano in base ai dati per ora provvisori: Uil Fpl (+0,83% di rappresentatività) con +3.695 deleghe, Fials (+1,52%) con + 6.140 deleghe, Nursind (+2,62%) con +7.123 deleghe e Nursing Up (+1,53% di rappresentatività) con un aumento di 5.147 delegghe. Diminuiscono invece la rappresentatività la Fp Cgil (-2,11%) con una perdita di 3.798 deleghe e Cisl Fpl (-2,01%) con un meno 4.378 deleghe.
Per quanto riguarda il numero di deleghe, anche nel comparto hanno segno positivo tutti i sindacati tranne Fp Cgil e Cisl Fp.