“Un presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri deve tenere sempre presente se rappresentare se stesso o se le sue posizioni siano compatibili e rispettose del mandato di rappresentanza che i medici e gli odontoiatri gli danno. Questa posizione oltretutto non può non considerare anche i doveri che abbiamo quali presidenti di Ordini dei medici verso tutti i cittadini, per non parlare dei pazienti ai quali ci lega il Giuramento che abbiamo prestato”.
Questo il commento di
Silvestro Scotti, presidente dell'Ordine dei medici di Napoli, sulla querelle sollevata dalla prefazione del collega presidente dell'Omceo di Bologna
Giancarlo Pizza a un libro sui vaccini.
“Mi chiedo se – dice Scotti - i medici, ed in particolare chi li rappresenta, abbiano compreso che il confronto tra posizioni politiche e posizioni scientifiche rischia solo di creare confusione nei cittadini, con la conseguenza di abbandono delle pratiche vaccinali con effetti devastanti sulla salute individuale e collettiva, cosa che prescinderà da obblighi o non obblighi ma dipenderà solo dalla fiducia che i cittadini avranno verso le istituzioni e la comunità scientifica”.
“Questo mi preoccupa particolarmente se, ricordando che sono un medico di famiglia, avviene alla vigilia dell’inizio della campagna vaccinale antinfluenzale annuale - continua - ormai chiarire, precisare, puntualizzare non serve a nulla se ogni volta il clamore di una scelta sovrasta ogni altra discussione, lasciando intendere ai cittadini messaggi poco chiari sul valore indiscutibile della vaccinazione che ormai appare secondario e vittima di tutta questa discussione”. Scotti ricorda anche come l’Ordine dei medici “non possa alimentare la convinzione che gli scienziati esprimano opinioni in luogo di evidenze, poiché l’Ordine stesso rappresenta a pieno titolo la comunità scientifica, comunità che è finalizzata a tutelare e non a mettere a rischio la salute pubblica”.
“Bene fa – conclude – la FNOMCeO a ribadire le posizioni sui vaccini già deliberate dal Consiglio Nazionale di cui tutti i presidenti fanno parte, atti che in un contesto democratico dovrebbero essere il faro per tutti, ma che in questo caso rappresentano il sentito ancora attuale dei Presidenti degli Ordini dei medici ed odontoiatri di questo paese, compreso chi appare dire cose diverse”.