“L’Ordine dei medici e odontoiatri di Novara non può passare sotto silenzio quanto avvenuto alcuni giorni fa a Pettenasco, dove si è tenuto un incontro sul tema delle vaccinazioni con relatore un medico che è stato radiato dall’Ordine competente per le sue posizioni anti-vaccini. Si è trattato di un fatto gravissimo perché si continuano a propagandare ‘falsi miti’, spesso basandosi sulle, giuste, preoccupazioni di madri e padri per la salute dei propri figli. Infatti, in tema di vaccinazioni non c’è spazio per discussioni o per tesi alternative: la scienza non ha dubbi sull’efficacia e la non pericolosità delle vaccinazioni”. Ad affermarlo è l’Omceo in una nota, il medico in questione sarebbe
Dario Miedico, radiato lo scorso maggio dall’Ordine dei Medici di Milano proprio per le sue posizioni no-vax.
“Purtroppo – osserva l’Omceo di Novara - la scienza si scontra con una ‘moda’ difficile da contrastare perché si basa su pregiudizi e non ha basi scientifiche”.
Per l’Omceo di Novara, “chi mette in dubbio l’efficacia dei vaccini sostiene che l’obbligo di vaccinarsi leda la libertà delle persone. ‘Vogliamo farlo in maniera consapevole, vogliamo approfondire il problema’, dicono. Si tratta, a giudizio dell’Ordine di Novara, di affermazioni che servono solo a precostituirsi un alibi: in realtà, non ci si informa dando spazio a chi va contro la comunità scientifica e non si è liberi di scegliere quando questa libertà va a danno degli altri. Va ricordato, infatti, che ci si vaccina non solo per sé ma anche per tutti gli altri, per creare quella che viene definita “immunità di gregge” per cui vengono tutelati anche quanti non sono vaccinati o la cui salute è a rischio se vengono colpiti da malattie infettive”.
“Basta documentarsi con onestà intellettuale – è l’invito dell’Omceo di Novara - per rendersi conto di come l’introduzione dei vaccini sia stata una delle scoperte più importanti nella storia dell’umanità e come siano state così salvate milioni di vite umane. E che boicottarli possa rendere di nuovo pericolose malattie che si pensano ormai innocue”.