Una vera riforma delle pensioni che scatterà dal 1° gennaio 2012. Questo è ciò che ha annunciato oggi la Fondazione Enpam, che gestisce la previdenza di medici e dentisti non dipendenti dal Ssn.
La decisione nasce dall’allarme lanciato dalla Corte dei Conti nella sua ultima relazione di controllo, resa nota nei giorni scorsi, riguardo alla stabilità economico-finanziaria della cassa. In particolare la
Corte si riferisce ai bilanci 2008 e 2009, ovvero a quelli immediatamente successivi alla finanziaria 2007, che ha previsto che tutte le casse di previdenza garantissero il proprio equilibrio finanziario in una prospettiva non più di 15 ma di 30 anni. “L’asticella è stata alzata troppo rapidamente – ha commentato Alberto Oliveti, vicepresidente vicario della cassa dei medici e dei dentisti – e ora ci si prospetta un periodo di sacrifici. Non taglieremo però le pensioni attuali e faremo interventi che salvaguardino le giovani generazioni”.
Prima ancora che intervenisse la Corte dei Conti, la presidenza dell’Enpam, sulla base dei bilanci tecnico-attuariali del dicembre 2010, aveva già avviato un’ampia consultazione con il CdA e le Consulte dei diversi Fondi. Il risultato di questo lavoro, si legge in un comunicato diffuso oggi, sarà una “riforma che interverrà sulle aliquote contributive e sui rendimenti ma che lascerà comunque invariata la scelta sul momento del pensionamento, a fronte di eventuali penalizzazioni commisurate all’aspettativa di vita post-lavorativa. In ogni caso non verranno toccate le pensioni in essere e verranno fatti salvi i diritti acquisiti prima della riforma (nel rispetto del cosiddetto principio del
pro rata)”.
Secondo le previsioni, la riforma dovrebbe essere varata il prossimo novembre, per diventare operativa nel gennaio 2012.