“Non si accetterà mai un contratto che comporti uno stravolgimento totale della nostra professione”. Questa la dura presa di posizione espressa dalla
Federazione CIPe-SISPe-SINSPe, il sindacato dei pediatri. “Per cui – sottolinea una nota - diciamo un netto no ad una riduzione dello stipendio con l’abbattimento delle indennità per Associazionismo, Gruppo e personale di studio,no al lavoro gratuito per tutti i giorni della settimana, festivi compresi , dalle 8 alle 24 ,no ad un contratto suicida per la categoria”.
I pediatri garantiscono quindi che “ci batteremo fino in fondo per non firmare alcun contratto che ci porterà a lavorare di più, peggio e per assurdo anche guadagnando di meno. Un contratto si firma solo se le parti trovano un accordo ma su queste basi questo sarà impossibile. I pediatri di famiglia , al contrario dei medici di medicina generale, saranno gli unici ad essere penalizzati da un rinnovo contrattuale costruito su queste basi”.
“I nostri no – conclude la nota - sono motivati per non creare un danno professionale, economico e morale ai pediatri che, all’età media di 55 anni, non possono vedere stravolta la loro vita, andando a lavorare di più, peggio e pagati anche meno”.