La Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) accoglie con favore la decisione dei Ministri
Giuliano Poletti e
Beatrice Lorenzin di estendere anche ai lavoratori privati, affetti da malattie gravi, l’esenzione dalle fasce di reperibilità. Attraverso
il decreto interministeriale Welfare-Sanità nei giorni scorsi è stata definita la disciplina dell'esenzione per tutti i dipendenti del privato che necessitano di terapie salvavita o che siano affetti da stati patologici invalidanti (con invalidità civile superiore al 67%).
“Finalmente è stata eliminata un'ingiusta disparità di trattamento tra lavoratori pubblici e privati - afferma
Elisabetta Iannelli Segretario Generale Favo -. Questo diritto fondamentale deve però essere al più presto esteso anche lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps. Queste persone, per il momento, sono costrette a sentirsi costretti ad una sorta di “arresti domiciliari” per essere sempre reperibili in caso di visite fiscali che rilevino la loro malattia. Sono passati sette anni da quando abbiamo chiesto e ottenuto, dall’allora Ministro
Renato Brunetta, la prima circolare con la quale furono forniti chiarimenti in ordine alle fasce di reperibilità, in caso di malattia per i lavoratori che hanno avuto una diagnosi di cancro, durante il periodo di cura. Il provvedimento risolveva solo in parte i problemi per i lavoratori autonomi. Adesso il Governo ha allargato la platea dei beneficiari di quel provvedimento. La FAVO chiede alle Istituzioni che tutti i lavoratori godano degli stessi diritti - conclude Elisabetta Iannelli -. I pazienti oncologici sono tutti uguali o così dovrebbe essere nel rispetto delle esigenze di cura".