Sono giorni di fuoco in Fnomceo. Mentre a far sentire la loro voce sono state, venerdì scorso, le Società Scientifiche, oggi, in una rovente riunione ancora in corso, sono i Sindacati e Associazioni di Medici e Odontoiatri ad alzare i toni. I medici italiani, in tutte le loro declinazioni e rappresentanze, proclamano lo stato di mobilitazione generale con l’obiettivo di riaffermare con forza, nei confronti della politica, il ruolo di interlocutori istituzionali. E senza mezzi termini, ad un’unica voce, dichiarano: “Basta con i tagli. È l’ora che il Presidente del Consiglio, così come ha annunciato di voler cancellare Imu e Tasi, dica agli italiani, una volta e per tutte, se intende o no mantenere in vita il Sistema Sanitario Nazionale - equo, solidale e universalistico – implementando i livelli di assistenza”.
Sono tre i punti principali su cui si focalizzerà la mobilitazione:
1) La modifica del Titolo V che, creando una frammentazione di competenze tra Stato e Regioni, ha fatto aumentare la spesa sanitaria e le diseguaglianze tra i cittadini delle diverse Regioni.
2) La coerenza tra il numero di iscritti alle facoltà di Medicina, gli accessi alle Scuole di Specializzazione e gli ingressi nel mondo del lavoro, a garanzia di unaFormazione di qualità, e di un inserimento dignitoso dei giovani nel mondo del lavoro.
3) La netta opposizione a un definanziamento lineare del Sistema Sanitario, che si traduce in una mera riduzione delle prestazioni erogate ai cittadini e in un netto peggioramento delle condizioni di lavoro dei professionisti e della sicurezza delle cure.
“Dobbiamo lavorare per un approccio nuovo alla sanità – ha detto il Presidente della Fnomceo,
Roberta Chersevani – che non consideri più l’efficienza e l’equità come due concetti che viaggiano su binari contrapposti. Al contrario, devono procedere di pari passo, a sostegno dei principi di una professione equa, solidale e universalistica”. La Fnomceo indice pertanto gli ‘Stati generali della Professione medica e odontoiatrica’ per il mese di ottobre e promuove un’iniziativa nazionale nel mese di novembre, a difesa di un Sistema Sanitario che risponda ai bisogni di salute dei cittadini.