L’Associazione italiana dei giovani medici ha riassunto in 8 punti le richieste della categoria, sottolineando la necessità di un vero ricambio generazionale, e le inviate direttamente all’indirizzo del presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, e ai ministri della Pa e della Salute,
Marianna Madia e
Beatrice Lorenzin.
Si parte dalla richiesta di mantenere il testo originale delle riforma della Pa, con particolare riferimento alle “Disposizioni per il ricambio generazionale nelle pubbliche amministrazioni” e con lo scopo di favorire un più rapido e fisiologico turnover, in quanto l’età di pensionamento verrebbe abbassata ad un massimo di 65 anni per tutti medici. Di seguito c’è il taglio del 50% dei permessi sindacali: la Sigm chiede che venga applicato anche per la categoria dei medici.
Per i giovani medici servono poi adeguati provvedimenti legislativi per contrastare il precariato medico nel Sistema sanitario nazionale, l’immediato sblocco del turnover e un’accelerazione dell’approvazione del Dpcm “salva precari” con il superamento di tutte le restrizioni economiche imposte dal Ministero dell’Economia e Finanze che possa permettere l’immediata stabilizzazione dei giovani.
Necessaria anche l’adozione di criteri di progressione di carriera che si fondino sul contributo offerto dai professionisti e non più esclusivamente sull’anzianità di servizio e la rimodulazione delle modalità di selezione per l’accesso alla dirigenza medica del Ssn e per l’assegnazione degli incarichi nel convenzionamento per le cure primarie e la specialistica ambulatoriale. A questo scopo si potrebbe pensare di indire concorsi e graduatorie su base regionale per tutti i comparti della Sanità.
Si chiede infine un tavolo politico per una programmazione adeguata del fabbisogno di medici e di professionalità sanitarie e l’apertura del sistema della rappresentanza delle professioni alle associazioni di categoria. Per questo la Sigm propone di rivedere gli articoli 22 e 23 dell’Acn, rimuovendo i criteri di priorità in atto previsti, in modo da annoverare anche forme di rappresentanza non sindacale.