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QS Edizioni - giovedì 19 dicembre 2024

Lavoro e Professioni

Manovra. Renasfo: “Primo riconoscimento per gli specializzandi in farmacia ospedaliera, ora potenziare tutele”  

immagine 18 dicembre - “Benché l'importo non rifletta completamente il valore del lavoro svolto”, sottolinea la Rete degli Specializzandi in Farmacia Ospedaliera, “celebriamo un traguardo che non è solo il riconoscimento di un impegno individuale, ma la dimostrazione tangibile che la politica, il Governo e le istituzioni hanno saputo ascoltare”. Per la Renasfo ora è “urgente” garantire a tutti gli specializzandi anche la maternità, i congedi parentali e malattia.
ReNaSFO accoglie con “entusiasmo e fiducia” le novità in arrivo dalla Legge di Bilancio 2025 per gli specializzandi in farmacia ospedaliera, che si estendono a tutti gli specializzandi dell'area sanitaria. È stato previsto un importo per la borsa di studio, pari a circa 400 euro lordi al mese, ovvero 4.773 euro lordi annui. “Benché questo importo non rifletta completamente il valore del lavoro svolto dagli specializzandi in farmacia ospedaliera, che si impegnano a tempo pieno - con circa 1.500 ore di attività annuali per 4 anni - assumendo crescenti responsabilità man mano che acquisiscono competenze, come stabilito dal Decreto Interministeriale n. 68 del 2015, il passo compiuto è di quelli importanti e che fanno battere il cuore”.

Il cambiamento più significativo, per la Rete nazionale degli specializzandi in farmacia ospedaliera, riguarderebbe l’abrogazione dell’articolo 2-bis del Decreto-legge 29 marzo 2016, n. 42, che consentiva l’apertura delle scuole di specializzazione in deroga alle disposizioni di cui al comma 1 dell'articolo 8 della legge 29 dicembre 2000, n. 401. “Tale abrogazione – osserva la Renasfo in una nota - consentirebbe di attuare la necessità di una corretta programmazione sanitaria, definendo il numero di laureati in farmacia iscrivibili alle scuole di specializzazione e la conseguente ripartizione annuale delle borse di studio”.

ReNaSFO ritiene che questo sia il primo grande gradino della scalata da compiere: “È infatti urgente – spiega - che i fondi stanziati vengano rafforzati e che le tutele previste dal Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 368, e dal Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, come maternità, congedi parentali e malattia, vengano estese a tutti gli specializzandi. Oltre all’importo economico, è poi necessario valutare e coniugare l’impatto di questa misura su altri aspetti, come le tasse previdenziali per l’ENPAF”.

Il cammino è comunque iniziato e la Renasfo esprime un sentito ringraziamento per il risultato raggiunto dalla maggioranza di Governo, dagli organi tecnici del Ministero della Salute e dalla Politica. “Oggi celebriamo un traguardo che non è solo il riconoscimento di un impegno individuale, ma la dimostrazione tangibile che la politica, il Governo e le istituzioni hanno saputo ascoltare le istanze di una categoria spesso invisibile, ma che rappresenta l’anima e il futuro della sanità pubblica. Questo è il frutto di un lungo processo di ascolto, dialogo e perseveranza, che ha visto in prima linea una squadra unita, capace di affrontare con determinazione sfide difficili e di proporre soluzioni concrete”.

“Un ringraziamento speciale” la Renasfo lo rivolge “alla FOFI, nelle persone del Presidente On. Andrea Mandelli e del Vicepresidente On. Luigi D’Ambrosio Lettieri, che ha accompagnato con impegno e dedizione la battaglia per il riconoscimento degli specializzandi in farmacia ospedaliera (SFO), difendendo con competenza i diritti degli SFO in tutte le sedi appropriate. Il suo supporto continuo è stato un pilastro fondamentale di questa vittoria”.

Grazie anche “alle società scientifiche SIFO e SIFaCT, al sindacato SINAFO, che da anni lottano per la tutela dei diritti degli SFO, e alla Conferenza dei Direttori delle Scuole di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, nelle persone del Past-president Prof. Realdon e della Presidente Prof.ssa Minarini, che ha sempre saputo ascoltare e collaborare per risolvere le difficoltà che ci siamo trovati ad affrontare. Un grazie di cuore va all’Associazione dei Biologi Italiani e dei Futuri Biologi (ABIFB) e alla Libera Associazione Psicologia (LAPSI), che hanno contribuito a organizzare la Manifestazione di Roma di marzo 2024, continuando ad essere al nostro fianco, sempre pronti a combattere insieme per i nostri diritti. Un ringraziamento speciale anche all’Ordine dei Farmacisti di Roma, nella persona del Presidente Dott. Guaglianone, per aver partecipato alla manifestazione portando la sua testimonianza e per il suo sostegno costante e appassionato”.

Un pensiero riconoscente va “al collega Dott. Langella, che nel 2017 ha avuto la visione di fondare un’Associazione che potesse rappresentare le istanze degli SFO. La sua intuizione ha dato vita a ReNaSFO, una realtà che oggi è sempre più forte e coesa. A lui e ai Presidenti passati (Dott. Pirrone, Dott. Meta e Dott. Sanogo) va il nostro grazie per aver mantenuto viva e forte la nostra Associazione, consegnando agli SFO una casa in cui sentirsi rappresentati e ascoltati. Un sincero ringraziamento va anche all’attuale V Consiglio Direttivo di ReNaSFO, per il lavoro instancabile svolto fino ad oggi, rendendo l'Associazione una voce forte e unitaria, capace di rappresentare e difendere gli interessi di tutti gli iscritti”.

Ma “il nostro grazie più grande – conclude la Renasfo - va agli specializzandi in farmacia ospedaliera, il cuore pulsante della nostra Associazione. Ogni giorno, con coraggio e determinazione, affrontano le sfide del nostro tempo, portando avanti con orgoglio la nostra battaglia. È grazie a loro, alla loro passione e dedizione, che possiamo oggi festeggiare questo storico traguardo. Il successo di questa operazione non è solo nostro, ma di una grande squadra che, con impegno, serietà e amore per la professione, ha contribuito a scrivere una nuova pagina della storia della sanità italiana. Questo è solo l'inizio, e insieme continueremo a lottare per un futuro migliore, più equo e giusto per tutti”.

L’associazione, assicura, continuerà a “monitorare l’implementazione dell’emendamento e a impegnarsi affinché gli specializzandi possano godere delle tutele necessarie a supportare il loro lavoro, essenziale per il SSN e per la salute dei cittadini”.
18 dicembre 2024
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