Lavoro e Professioni
Sangue. Specializzandi nei centri di raccolta. Avis: “Superato il rischio carenza di personale”
“La possibilità delle associazioni di poter riprendere a collaborare con gli specializzandi nella raccolta di sangue ed emocomponenti, sia come volontari che con contratti di collaborazione occasionale, è un grande passo in avanti verso l’autosufficienza. Siamo grati al Governo e al Parlamento per avere trovato una rapida risposta alle preoccupazioni di questi mesi per la grave carenza di personale”.
Così il Presidente di Avis Nazionale - Associazione volontari italiani del Sangue - Gianpietro Briola, dopo l’approvazione, da parte delle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, degli emendamenti al Milleproroghe che garantiscono ai medici in formazione specialistica la possibilità di prestare la propria collaborazione con le associazioni non più solo in forma volontaria e gratuita ma anche in forma occasionale con contratto libero-professionale.
La norma risponde così alle preoccupazioni già espresse in passato da AVIS sul rischio di carenza di personale nei centri di raccolta e permette al Ministero della Salute di aggiornare il decreto che disciplina le modalità attraverso cui i medici in formazione possono collaborare con le associazioni, garantendo nel frattempo regole certe sia per le associazioni che per gli specializzandi.
,“L’approvazione in Commissione degli emendamenti – conclude Briola – è la conferma che i nostri timori erano fondati e che le richieste presentate erano necessarie a disciplinare in maniera efficace l’impiego dei medici specializzandi. Il mio ringraziamento va al Governo - in particolare al Ministro della Salute Orazio Schillaci - e a tutte le forze parlamentari che hanno dimostrato vicinanza ai donatori e all’Associazione. Occorre ora proseguire in questa direzione aggiornando il decreto entro la fine dell’anno come previsto dalla Legge. AVIS, come sempre, sarà al fianco delle associazioni e delle Istituzioni per individuare le soluzioni più utili per raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza”.