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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Ecm. “L’aggiornamento del personale sanitario sia al passo con i cambiamenti”. Intervista a Zaffini (FdI) su novità del Milleproroghe

di Gloria Frezza
immagine 27 febbraio - Focus con il presidente dell'Affari sociali del Senato sulle novità per l'Ecm nel decreto appena approvato: "Il provvedimento tende a salvare il periodo del Covid e quindi a evitare a tanti professionisti di perdere il triennio e dare modo di recuperare intanto sicuramente i due anni trascorsi a combattere Sars-CoV-2”. La possibilità di recupero dei crediti, ribadisce Zaffini, non si esaurisce solo allo scorso triennio. Anche per i trienni 2014-16 e 2017-19 si potrà allargare la possibilità di recupero con crediti compensativi

Un anno di proroga per il triennio Ecm 2020-22, in contemporanea con l’inizio del nuovo triennio formativo (2023-25) per chi è in regola; nonché la possibilità di recuperare i crediti dei trienni precedenti (2014-16 e 2017-19) lasciati insoluti. È quanto il governo ha previsto per la formazione dei professionisti sanitari nel Dl Milleproroghe, ufficialmente legge dallo scorso 23 febbraio dopo il via libera della Camera.

Per discuterne, Quotidiano Sanità ha incontrato Francesco Zaffini, presidente in Senato della Commissione Affari sociali e Sanità. L’emendamento che ha portato al testo definitivo del Milleproroghe sul tema formazione è a sua prima firma.

Cosa prevede il Milleproroghe
“Il provvedimento tende a salvare il periodo del Covid e quindi a evitare a tanti professionisti di perdere il triennio e dare modo di recuperare intanto sicuramente i due anni trascorsi a combattere Sars-CoV-2”, spiega il senatore ai nostri microfoni. È indubbio che durante questo triennio formativo il tempo per effettuare i corsi sia stato molto ridotto rispetto ad una situazione di normalità.

In aiuto ai professionisti della salute era già arrivata la Delibera bonus crediti Ecm della Commissione nazionale per la Formazione Continua, convertita nella legge 77 del 17 luglio 2020. Il provvedimento prevede la riduzione automatica di 1/3 dell’obbligo formativo individuale per il triennio 2020-22, riconoscendo l’impegno dei professionisti durante l’emergenza. Ora la proroga fino al 31 dicembre 2023 del triennio scorso costituisce un ulteriore margine per permettere a tutti i professionisti di completare la propria formazione.

Recupero dei trienni precedenti
La possibilità di recupero dei crediti, ribadisce Zaffini, non si esaurisce solo allo scorso triennio. Anche per i trienni 2014-16 e 2017-19 si potrà allargare la possibilità di recupero con crediti compensativi, definiti secondo provvedimento della Commissione Ecm. “Diciamo che in questo modo abbiamo anche affermato la necessità di provvedere rapidamente all'insediamento della nuova Commissione nazionale per la Formazione Continua, che sappiamo essere scaduta da qualche mese”, chiarisce Zaffini.

“So che il ministro (Schillaci ndr) è molto sensibile a questa tematica della formazione continua del personale sanitario; quindi, provvederà rapidamente ad insediare la nuova Commissione”, conclude.

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha effettivamente mostrato più volte grande attenzione alla formazione del personale sanitario, vista anche la sua pluriennale esperienza sul campo da rettore dell’Università di Tor Vergata. Da parte sua e del presidente della Commissione Zaffini è evidente l’interesse a un approccio di valorizzazione dell’aspetto formativo. Zaffini, nella stessa giornata, aveva appena concluso un incontro con i rappresentanti delle associazioni provider.

Formazione continua: valore per il futuro del lavoro in sanità
Con il Milleproroghe si dà infatti un’ulteriore possibilità a tutti di mettersi in regola, piuttosto che esporre chi non lo è alle sanzioni previste in caso di inadempienza. Anche per questo il provvedimento ha ricevuto un’ottima accoglienza da parte degli organi di riferimento, per primo il presidente della Fnomceo Filippo Anelli che ne ha sottolineato l’approccio positivo.

“Non si può non condividere l'attenzione del presidente Anelli – commenta a Quotidiano Sanità Zaffini –. La sanità sta cambiando molto e rapidamente, e così i bisogni di salute dei cittadini. L'aggiornamento del personale sanitario deve garantire di essere al passo con questi cambiamenti”.

“In questi giorni stiamo deliberando il Ddl anziani, una legge quadro sulla terza età, che si muove su due pilastri: quello dell'invecchiamento attivo e quello della non autosufficienza”, prosegue. “In entrambi i casi – spiega il senatore – la domiciliarità, la capacità di monitoraggio in remoto, la possibilità di finalmente agire in presa in carico effettiva di patologie che stanno sempre più cronicizzandosi, impongono di procedere rapidamente a una formazione in continuo dei professionisti”.

Zaffini prevede, per gli anni a venire, una trasformazione della sanità sempre più adattata e adattabile ai bisogni dei pazienti. Un progetto di sanità che può concretizzarsi solo se la formazione dei professionisti sanitari riesce a viaggiare alla stessa velocità di questi bisogni. “Gli Ecm – conclude il senatore - devono agevolare e assecondare questa svolta e non essere sanzionatori”.

Gloria Frezza

27 febbraio 2023
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