Un cronoprogramma delle azioni che verranno portate avanti nel breve e nel lungo periodo. È quanto definito dal Comitato Centrale e i Presidenti Regionali e Provinciali dello
Snami
“Dopo la proclamazione dello stato di agitazione del 3 febbraio – spiega
Angelo Testa, presidente nazionale Snami – con i vertici sindacali rappresentativi di tutta Italia abbiamo deciso di passare all’azione. Da qui alla fine di marzo, termine dell’emergenza per la pandemia, avvieremo una campagna di comunicazione rivolta alla politica nazionale e periferica, ai sindaci, a tutti i medici e soprattutto ai pazienti per sottolineare tutti i gravi problemi che sta vivendo la medicina generale. È iniziata la Primavera Snami - conclude - e chiediamo al mondo medico e non di unirsi alle nostre azioni di protesta”.
“Poi faremo delle manifestazioni locali e nazionali” aggiunge
Gianfranco Breccia, segretario nazionale Snami per arrivare ad uno sciopero nazionale.
“Le motivazioni del nostro malessere – sottolinea
Domenico Salvago, vicepresidente nazionale Snami – sono l’aumento delle incombenze burocratiche e i compiti aggiuntivi che i Mmg quotidianamente sono costretti ad affrontare e che il sistema ci impone in maniera coatta”.
“Il tutto sottrae tempo alla clinica e all’attività medica nei confronti dei nostri pazienti” aggiunge
Salvatore Cauchi, addetto stampa nazionale Snami.
“La protesta è anche per il perdurare della scarsa considerazione in cui viene tenuta la categoria dei Medici di Medicina Generale da parte dei decisori politici e dai tecnici della sanità, oltre ai continui attacchi mediatici rivolti alla stessa da parte dei media” afferma
Simona Autunnali, tesoriere nazionale Snami
“È inutile sottolineare – puntualizzano
Gennaro Caiffa e Matteo Picerna, vice segretari nazionali Snami – quanto siano insufficienti risorse economiche messe in campo per la medicina generale e per la confusione in atto tra Governo, Ministero della Salute e Regioni riguardo alla prossima strutturazione delle cure territoriali compreso i fondi del Pnrr che appaiono come un mero investimento immobiliare sul territorio senza alcuna attenzione al personale medico”.
“Con tutte queste problematiche – puntualizza
Federico Di Renzo, addetto alla Presidenza – la Medicina Generale sta diventando sempre meno appetibile per i giovani”
“È iniziata la Primavera Snami – conclude Testa – e chiediamo al mondo medico e non di unirsi alle nostre azioni di protesta”.