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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Sartori (Fassid-Snr): “Mole di lavoro di radiologia è troppa per troppe poche persone”

19 giugno - "La vicenda del tecnico di Enna è esemplare ed è la punta dell'iceberg di una situazione che andiamo denunciando con studi, cifre e dati da anni. La mole di lavoro in radiologia è troppa per troppo poche persone. Finte reperibilità che mascherano guardie con 4 o 5 chiamate per notte, costante infrazione della normativa europea, attenzione ai numeri e non all'efficacia delle prestazioni, totale indifferenza verso le problematiche cliniche da parte di molte amministrazioni pubbliche e private determinano un aumento complessivo dello stress. Lottiamo e lotteremo perché l'applicazione della legge 24 e la trattativa contrattuale imminente porgano fine a questo stato di cose più vicino alla barbarie che alla civiltà. Chiediamo attenzione all'appropriatezza, regolamentazione delle reperibilità e dei volumi di attività che non possono riguardare solo l'attività non clinica, l'adeguamento degli organici e l'assunzione dei giovani. Con un'età media di 55 anni dovremo aspettare la prossima vittima per porre rimedio a un incomprensibile sfascio, la giusta proporzione degli organici fra chi è impegnato nell'attività di assistenza ai malati ventiquattro ore su ventiquattro e chi "assiste" chi è impegnato nell'assistenza".
 
Così il Presidente Fassid Area SNR, Paolo Sartori, dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha stabilito un risarcimento per gli eredi di Giuseppe Ruberto, morto a 30 anni per i turni massacranti di lavoro ai quali è stato sottoposto per 7 anni.  
19 giugno 2017
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